rotate-mobile
San Giuliano Mestre Centro / Via Forte Marghera

Spettacolo "no global", l'Udc: "Il Comune non doveva coorganizzarlo"

Domani a Forte Marghera spattacolo sul G8 di Genova "L'eclissi della democrazia" di Vittorio Agnoletto, rappresentante no global. L'assessore Bettin: "Non vedo dove sia il problema"

Non va giù a parte della maggioranza di Ca' Farsetti lo spettacolo allestito domani a Forte Marghera intitolato "L'Eclissi della democrazia". Sul palco, con l'ex portavoce del Genova Social Forum Vittorio Agnoletto, alle 21 saliranno infatti le storie e le immagini del G8 nel campoluogo ligure. I disordini del 2001, i tafferugli che tanto continuano a dividere parte dell'opinione pubblica. E che tanto dividono anche i partiti che fanno parte della maggioranza in Comune, visto che nel comunicato stampa di presentazione è scritto che l'evento è organizzato "con la collaborazione" dall'assessorato alle Politiche giovanili. Una imprecisione? Oppure effettivamente l'assessorato non si sarebbe limitato solo a concedere gli spazi.

"Un conto è dare spazio a un movimento - commenta il capogruppo dell'Udc in Comune Simone Venturini - un altro è coorganizzare un evento ad hoc, nel giorno della Festa della Repubblica. Vittorio Agnoletto rappresenta il movimento no global. Nel caso in cui il Comune non si sia limitato a concedere gli spazi per lo spettacolo, non sono queste le politiche sociali che noi chiediamo".

Il bandolo della matassa sta nel capire fino a che punto l'assessorato si "sia spinto" nell'organizzazione dello spettacolo, tratto dall'omonimo libro scritto da Agnoletto e Lorenzo Guadagnucci. Gli spazi di Forte Marghera, infatti, sono gestiti da Marco Polo System, in collaborazione con l'assessorato alle Politiche giovanili. Le due parti starebbero contrattando in queste ore l'esborso economico che ciascuna dovrà mettere per rendere possibile lo spettacolo. Quindi non si tratterebbe di un semplice "patrocinio".

 

"Noi in queste settimane sosteniamo una serie di manifestazioni incentrate sui fatti più importanti del decennio - spiega l'assessore alle Politiche giovanili Gianfranco Bettin - A Forte Marghera ci sono mostre fotografiche, dibattiti e si dà spazio a varie espressioni artistiche. Tra queste c'è anche lo spettacolo di domani sera. Il contributo del Comune è per tutta la rassegna, non solo per l'appuntamento con Vittorio Agnoletto, che tra l'altro si basa su un libro scritto a quattro mani con Vittorio Guadagnucci, giornalista de Il Resto del Carlino che si è ritrovato nella caserma Diaz la notte dell'intervento della polizia". In ogni caso l'assessore vede Forte Marghera come un contenitore di eventi pronto a dare spazio a tutte le voci: "Anche se fosse questo spettacolo da solo - commenta - non vedo dove sia il problema".

 

Sulla stessa linea Andrea Bonifacio, responsabile per Marco Polo System del coordinamento e della gestione degli spazi di Forte Marghera: "Questo è un grande contenitore di eventi - spiega - e per farlo vivere e diventare un grande punto d'incontro di cittadini e culture diamo spazio a tutti. Proprio ieri (giovedì, ndr) abbiamo dato la possibilità all'associazione cattolica Banca del Tempo di officiare una cerimonia religiosa e poi nel pomeriggio abbiamo accompagnato i presenti a una visita al Forte. Lo facciamo per rendere viva un'area aperta aperta a tutti".

 

Anche il movimento giovanile dell'Unione di Centro interviene nella "disputa": "Il Comune di Venezia avrebbe potuto limitarsi a concedere gli spazi evitando di co-organizzare una manifestazione che rischia di sfociare in propaganda no global o, ancora peggio, di  culminare con la retorica contro le forze dell’ordine e con l’esaltazione delle gesta dei manifestanti di Genova - scrive in una nota il coordinatore Edoardo Peroni - Riteniamo però che un evento di questa matrice non debba essere organizzato a livello istituzionale con patrocinio o contributo fattivo del Comune di Venezia. Siamo inoltre convinti - conclude - che il Comune deve interessarsi di tutti i giovani, evitando eventi di parte che possono alimentare i rancori tra tifoserie. Ci chiediamo infatti quale sia il contributo che tale manifestazione può dare alla promozione di politiche giovanili efficaci".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spettacolo "no global", l'Udc: "Il Comune non doveva coorganizzarlo"

VeneziaToday è in caricamento