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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mestre Carpenedo / Via Martiri della Libertà

Impresa di autodemolizioni non esiste nei registri, via al sequestro

Martedì mattina i carabinieri si sono presentati a Favaro Veneto, dopo aver riscontrato diversi problemi. Requisiti anche due laboratori lager

Si tratta di una impresa di autodemolizioni piuttosto conosciuta a Favaro Veneto, anche perché oltre a quest'attività rivendeva pezzi di ricambio e aveva anche aperto un filone di export verso la Bulgaria. Peccato che l'azienda per la Camera di commercio non esistesse nemmeno: nessuna dichiarazione e di conseguenza tutto non era in regola. A partire dall'esistenza stessa dell'attività di cui era titolare un commerciante bulgaro che ora è finito nei guai. Martedì mattina, infatti, i carabinieri della stazione di Favaro Veneto e quelli del Nucleo ispettorato al lavoro si sono presentati ai cancelli dell'azienda di via Martiri della Libertà "armati" dei sigilli da apporre all'ingresso. 

Il gestore sarebbe subentrato ad aprile 2015, attirando l'attenzione dei militari dell'Arma. Sono scattati quindi appostamenti e controlli, al termine dei quali sono state accertate numerose e gravi mancanze sia sul fronte dell'igiene che della sicurezza. Secondo le forze dell'ordine si sarebbero trovati depositi di immondizia "ovunque", oltre che servizi igienici sporchi e non funzionanti. Le vie di circolazione, le banchine e le rampe di carico non sarebbero state contraddistinte da sistemi di sicurezza a norma (come cordoli e delimitazioni). Di più: le zone di pericolo non sarebbero state segnalate e sarebbe stata ravvisata anche la completa assenza di sistemi antincendio, oltre che di qualsiasi valutazioone dei rischi. 

Per questo motivo il gestore è stato sanzionato e per poter riaprire l'attività dovrà registrarsi nei registri ufficiali, oltre che mettere tutto a norma. Servirà quindi un bell'esborso di soldi, anche per mettere in regola un dipendente trovato in nero. Sono state comminate sanzioni totali per 20mila euro.

Ma i sequestri non si sono fermati qui: nei giorni scorsi, infatti, al centro dell'attenzione dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro sono finiti i laboratori tessili di Cavarzere. Due in particolare, dispersi per la campagna. Si tratta di strutture che mancavano di norme sulla sicurezza e per la prevenzione degli incendi. Anzi. All'interno di uno dei due sono stati trovati dei passeggini, frasche, erba secca (e quindi infiammabile), immondizia. Sono stati definiti dei laboratori "lager", in cui gli operai dormivano nella stanza attigua. In un caso si trattava di un'abitazione privata in cui col tempo il garage era stato adibito a laboratorio. Sette i lavoratori in nero sorpresi tra le due realtà, con multe totali per 40mila euro. Anche un terzo laboratorio è stato scoperto: per quest'ultimo non il sequestro ma la sospensione dell'attività. 

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