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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sgominata rete di pusher, fermato anche il nuovo capo della banda

Il gruppo vendeva droga sia al dettaglio per le strade sia ad altri spacciatori della provincia. Sequestrati ben 5 chili e mezzo di marijuana

Continua la lotta al traffico di stupefacenti nel Veneziano. I carabinieri della compagnia di Mestre hanno infatti arrestato un uomo che assieme ad un gruppo di complici era responsabile dello spaccio di droga nelle provincie di Venezia e Treviso. Il fermo si inserisce all'interno dell'operazione “Mr Brown”, iniziata nel 2011 a contrasto del traffico di droga in Veneto.

RETE CAPILLARE - Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Venezia, hanno permesso di individuare i responsabili del traffico di stupefacenti, in totale 13 individui, tutti stranieri, che avevano messo in piedi una rete di distribuzione molto ben organizzata. Il gruppo vendeva droga sia al dettaglio, ai vari tossicodipendenti di Mestre, sia ad altri spacciatori della provincia. I principali centri di spaccio del gruppo erano nei pressi della stazione ferroviaria di Mestre, a San Donà di Piave, anche lì nell’area della stazione ferroviaria, e nel trevigiano. I militari dell'Arma sono riusciti a sequestrare circa 5 chili e mezzo di marijuana, che gli spacciatori acquistavano nel padovano e poi, attraverso alcuni corrieri nigeriani, veniva consegnata ai responsabili della banda.

L'ARRESTO - Nel corso dell’ultima operazione i carabinieri sono riusciti a fermare un 38enne nigeriano, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere per vari episodi di spaccio, e un altro individuo, che con ogni probabilità era il “delfino” dell’organizzazione, incaricato di rimettere in piedi le attività di spaccio di droga dopo che la banda era stata ridotta in numero dagli arresti dei militari. L'uomo, un 40enne di origini nigeriane, rappresentava secondo i carabinieri il nuovo comandante della banda, ed è stato sorpreso proprio nell’appartamento dove si trovava il connazionale destinatario del provvedimento restrittivo. Quando gli uomini dell'Arma sono arrivati nell'appartamento, infatti, hanno subito notato l’atteggiamento sospetto e nervoso del 40enne. Mentre i militari procedevano all'identificazione, infatti, l'uomo si era spostato nel salotto e, pensando di non essere visto, ha cercato di nascondere un involucro contenente 20 grammi di marijuana. L'uomo, soprpreso dai carabinieri, è stato quindi arrestato assieme al connazionale. Gli accertamenti hanno quindi rivelato numerosi precedenti per spaccio a carico del 40enne. Il primo dei due arrestati è stato trasferito in carcere, mentre il secondo è stato sottoposto a misura cautelare, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ora le indagini continuano allo scopo di individuare potenziali fiancheggiatori e “nuove leve” della banda.

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