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Sicurezza, rigenerazione e sociale: in migliaia al corteo "Riprendiamoci la città"

La marcia venerdì, in partenza dal piazzale bus Atvo della stazione fino a piazza Ferretto. Mercoledì spiegati gli ultimi dettagli. Ottanta le adesioni fra associazioni, enti, organizzazioni e commercianti. «L'unione fa la forza»

Una lista che nei mesi è diventata sempre più lunga fino a contare un'ottantina di adesioni: tanti saranno i partecipanti al corteo organizzato per venrdì, "Riprendiamoci la città", che attraverserà buona parte del territorio mestrino partendo dal piazzale dei bus Atvo per arrivare in piazza Ferretto. Una pluralità di anime, molto diverse tra loro, in nome della sicurezza, della rigenerazione urbana, e della richiesta di un maggior investimento pubblico nei servizi sociali, ha trovato un denominatore comune superando le differenze e lavorando assieme fino a rendere reale la sfilata: Associazioni, comitati, gruppi e sindacati. E poi studenti, esercenti, bar e ristoranti. Un evento al quale potrebbero prendere parte dalle tremila alle seimila persone.

Ieri in mattinata gli ultimi dettagli del corteo sono stati chiariti da Nicola Ianuale nella sede della sua associazione "Gruppo di lavoro via Piave", che guida da anni. «L'inizio del percorso coinvolgerà il sottopasso ferroviario, simbolo della congiunzione tra Mestre e Marghera - spiega - e si snoderà lungo via Dante». Qui, nel punto dell'incidente costato la vita al 24enne malese Dembele Keoulé il 19 giugno scorso, la marcia farà una sosta. Quella domenica pomeriggio il giovane operaio della Fincantieri in sella alla sua bicicletta, di rientro a casa dopo aver acquistato qualcosa per la cena, rimase travolto da una macchina guidata da un 36enne di Roncade al volante sotto l’effetto di qualche droga, e per lui non ci fu più niente da fare. Su quel tratto il corteo commemorerà il giovane. Poi andrà lungo le vie: Cavallotti (e piazza San Francesco), Piave, Carducci, Rosa. «Stanchi della reputazione di questo territorio, desideriamo cambiare - continua Ianuale -. E assieme a noi tutti gli enti, i comitati, le forze sociali, il volontariato, i negozianti che ci hanno sostenuto anche economicamente». Alla sfilata ci sarà un unico manifesto per tutti, e nessuna bandiera di appartenenza politica.

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