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Telecamere fondamentali per risolvere il caso del tentato omicidio: "Ne metteremo altre"

L'assessore alla Sicurezza D'Este: "Dialogo con le forze dell'ordine per capire dove si spostano i fenomeni. In 2 mesi piano definito". A luglio delibera per 29 occhi elettronici

E' stato sottolineato dagli stessi carabinieri che hanno portato avanti le indagini: le telecamere di sorveglianza si sono rivelate fondamentali per giungere all'identikit del 20enne tunisino arrestato nel tardo pomeriggio di venerdì per tentato omicidio in via Piave a Mestre. Quindici giorni fa un cittadino senegalese (ricercato) è stato raggiunto da un paio di fendenti all'addome inferti dal pusher magrebino all'altezza dei giardini pubblici. Poi quest'ultimo è scappato in direzione della stazione ferroviaria in bicicletta. "Le telecamere si sono rivelate importanti - ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Claudio Lunardo - quanto più ce ne saranno tanto più potranno aiutarci. Di per sé sono un deterrente".

Nuove telecamere in arrivo?

In questo senso l'11 luglio scorso la giunta Brugnaro aveva approvato una delibera con cui si annunciava l'installazione di 29 occhi elettronici tra laguna e terraferma in ottica di sicurezza urbana e rispetto del Codice della strada: "Per ultimare il progetto stiamo instaurando un dialogo serrato con le forze dell'ordine - spiega l'assessore alla Sicurezza, Giorgio D'Este - con l'avvio dell'operazione Mestre Sicura e l'arrivo di un centinaio di agenti in più di rinforzo stiamo monitorando i fenomeni criminali per capire dove agire. Perché prima di installare le telecamere vogliamo scegliere i punti più cruciali, ma siamo in un momento fluido in cui lo scenario sta cambiando".

"Piano definito nei prossimi mesi"

Stando alla delibera approvata, si parla di telecamere sia in territorio mestrino e margherino: "Abbiamo la volontà di colpire non solo i piccoli spacciatori, ma vogliamo togliere dalle strade anche i capetti - continua D'Este - il piano sarà definito nei prossimi mesi. Di certo la zona della stazione e del quartiere Piave sarà più presidiato, ma abbiamo installato anche 3 telecamere nei punti nevralgici della Cipressina. E' una questione anche tecnica, perché le nostre telecamere sono collegate alla centrale operativa della polizia locale tramite fibra ottica, quindi serve capire anche a livello logistico dove si trovano le centraline". 

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