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Mestre

Sottoscrive un contratto di luce e gas, ma è morto due mesi prima

A scoprire la truffa, le sorelle di un anziano di Mestre, deceduto cinquanta giorni prima dell'apertura delle nuove utenze a suo nome

Un cittadino mestrino di 81 anni, deceduto lo scorso 13 febbraio per complicazioni derivanti dal Covid, è l'intestatario di un nuovo contratto energetico, "teoricamente" siglato post mortem. La vicenda, dai tratti grotteschi, è stata riportata dalle sorelle dell’uomo all’Adico, che ha già dovuto affrontare casi simili in passato. «La documentazione presentata dalle due donne - spiegano dall'associazione di Mestre - lascia pochi spazi alle interpretazioni.

La vicenda

L'anziano muore dopo un breve ricovero. Le sorelle, sue eredi, una volta elaborato il lutto, contattano il fornitore dell'uomo, chiedendo la chiusura dell’utenza. La ditta invia la documentazione necessaria e infine manda due fatture di cessione del rapporto. Fino a qui, nulla di strano. La sorpresa, però, è dietro l’angolo: qualche mese dopo, infatti, le due donne trovano nella buca delle lettere del fratello due bollette di un altro gestore di energia, con la richiesta di pagamento di alcune fatture di luce e di gas.

A questo punto, le sorelle raggiungono gli uffici dell’azienda fornitrice, dove scoprono, con grande sorpresa, l’esistenza di un contratto siglato teoricamente il 7 aprile, circa due mesi dopo la sua scomparsa. Visionata la documentazione, le due sorelle contestano l’esistenza di una firma palesemente contraffatta che si allontana di molto da quella originale e si rivolgono all’Adico. «Il nostro ufficio legale ha redatto un esposto mentre le nostre socie hanno ovviamente presentato querela. - commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - Procederemo con il disconoscimento del contratto, per ora. Poi ovviamente si passerà ad altre azioni».

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