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Spacciano davanti alla figlia di 6 anni, genitori in manette a Mestre

Due mestrini avevano scelto un bar cinese di via Torino come base dei loro traffici. Lunedì, però, sono intervenuti gli agenti del commissariato

Spacciavano davanti agli occhi della figlia di 6 anni. Noncuranti delle conseguenze che ciò potrebbe avere. Di più. Lo facevano in un bar, scegliendo un tavolino all'interno del locale pubblico come base dei propri traffici, che sono stati disarticolati dall'intervento degli agenti del commissariato di Mestre. I due fidanzati, mestrini, 34 anni lui e 40 lei, sono infatti stati bloccati all'interno di un esercizio a conduzione cinese di via Torino a Mestre.

Gli agenti erano sulle tracce della coppia da qualche giorno, decidendo di posizionarsi lunedì pomeriggio all'esterno del bar. Lui e lei ricevevano veloci "visite" di persone che entravano e uscivano velocemente dal locale. Con ogni probabilità, dunque, si trattava di clienti consapevoli che lì avrebbero trovato ciò che cercavano. Noncuranti di quella bambina di 6 anni che assistiva a tutto. I poliziotti, dunque, hanno deciso di simulare un controllo al gestore del locale, in modo da causare una reazione della coppia. Alla vista delle divise, la donna, D.B., si è alzata e ha raggiunto l'altro lato del bar, vicino ai bagni e alle macchinette slot. Con lei anche la figlia. Subito dopo il compagno ha fatto finta di andare in bagno, uscendo subito dopo.

Troppo in fretta per qualsiasi bisogno fisiologico. E' stato allora che i poliziotti hanno bloccato i due e li hanno identificati, mentre nel wc è stato recuperato un pacchetto morbido di Marlboro con all'interno dieci dosi di cocaina, per oltre 20 grammi di stupefacente. Segno che la giornata di lavoro sarebbe potuta durare ancora a lungo. Entrambi gli interessati hanno dichiarato di non c'entrare nulla con la droga, ma a inguaiarli è stata la successiva perquisizione domiciliare: gli agenti hanno sequestrato infatti 200 grammi di cocaina ancora da tagliare, un bilancino di precisione, 2.300 euro in contanti e della pellicola identica a quella sequestrata nel bar.

Una volta condotta in commissariato (non senza proteste) la donna ha affidato la figlioletta a dei famigliari. Al termine degli accertamenti sono scattate le manette: il giudice martedì mattina, al termine della direttissima, ha aggiornato l'udienza al 26 dicembre, dispondendo per entrambi i domiciliari per tutelare la figlia di 6 anni. 

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