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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Amministra 70 palazzi, di punto in bianco se ne va: "buco" milionario

Il 60enne, noto e stimato a Mestre, da giorni è irreperibile. Ha lasciato a un legale documenti da cui emergono oltre un milione di euro di spese

Ha chiuso il suo ufficio in via Spalti e ha staccato il telefonino, rendendosi irreperibile alle decine di persone che negli ultimi giorni lo hanno cercato. Un noto amministratore condominiale mestrino, sessantenne con alle spalle una grande esperienza, ha rinunciato al suo ruolo di punto in bianco lasciando dietro di sé una serie di domande ancora senza risposta. Prima di isolarsi, infatti, l’amministratore ha contattato l’associazione di categoria Anaci lasciando ad un legale amico una cartellina zeppa di documenti. E sono proprio quei documenti a destare ora molta preoccupazione tra le mura degli oltre settanta condomini da lui gestiti. Accanto ai nomi dei condomini e ai referenti dei vari coinquilini, infatti, c’è una bozza di bilancio in cui emerge un passivo complessivo di circa un milione e 300mila euro. Soldi che avanzano i fornitori, un buco provocato da bollette e fatture non pagate nel corso degli ultimi anni.

Come riportano i quotidiani locali, nella sua lettera l’amministratore parla solamente di “motivi di salute” senza chiarire le cause del passivo. Probabilmente alcune famiglie hanno pagato in ritardo non soldato varie rette mensili, come sempre più spesso capita a causa delle difficoltà economiche, ma ora bisognerà far luce anche sui movimenti economici orchestrati dallo stesso sessantenne. Non è escluso infatti che alcune somme siano state traslate da un condominio ad un altro, in base alle scadenza di pagamenti più imminenti, fino a far “saltare” il sistema.

Saranno ora gli stessi inquilini a dover nominare un nuovo amministratore che faceva chiarezza tra tutte le carte, intanto almeno due condomìni hanno già ricevuto le prime diffide per i mancati pagamenti delle utenze. “Temiamo che ci stacchino luce e gas” spiegano i residenti. L’Anaci si è già mossa con le principali società di servizi per chiedere un po’ di tempo prima di procedere a ulteriori diffide. I condomini da lui gestiti sono sparsi in tutta la città: da via Caneve a riviera XX Settembre, da Piazza Barche a viale Garibaldi. In tutto oltre 500 famiglie.

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