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Trasferimento sede Inps di via Fogazzaro, il "No" dell'opposizione in Consiglio di Municipalità

L'ordine del giorno presentato dal consigliere di Venezia Verde Progressista, Antonino Marra, condiviso da tutti

I rappresentanti delle forze politiche d'opposizione in Consiglio di Municipalità a Mestre hanno approvato lunedì l’ordine del giorno presentato dal consigliere di Venezia Verde Progressista, Antonino Marra, per chiedere al sindaco Brugnaro e alla giunta di attivarsi affinché sia evitato il trasferimento a Venezia della sede Inps di via Fogazzaro a Mestre. 

«Desideriamo, a questo proposito, ringraziare quei consiglieri di maggioranza che, mostrando anch’essi sensibilità sul tema della tutela delle categorie “fragili”, hanno deciso di convergere con il voto delle forze d’opposizione. Confermiamo, con l’occasione, tutto il nostro impegno affinché questo trasferimento non abbia luogo. La direzione degli uffici a febbraio scorso aveva annunciato la volontà di portare tutto a Dorsoduro nel palazzo in centro storico, ma le associazioni a tutela dei diritti delle persone disabili e fragili sono insorte contro questa disposizione, annunciando battaglia. «Siamo preoccupati - avevano detto i volontari e gli operatori dei comitati Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), Cooperativa Realtà, Centro diurno Marghera, Lilt, Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), Associazione sportiva disabili, Uno-nessuno-centomila, Amici del cuore e Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) - .Venezia è inaccessibile per i disabili. Come possono raggiungere la sede in carrozzina, con deambulatori o stampelle affrontando le varie barriere architettoniche? Dove parcheggiano in piazzale Roma? Ci opponiamo a un assetto penalizzante per chi si trova in una condizione di fragilità».

L'Inps avrebbe spiegato questa svolta con il decreto semplificazioni che fa venir meno la necessità di recarsi più volte nelle sedi di persona per consegnare o mostrare documenti. «Questa è una generalizzazione - replicano le associazioni - Non funziona così per tutti. Chiediamo di trovare una sistemazione nel rispetto dei principi dell'inclusione sociale». A supporto delle associazioni i consiglieri comunali Gianfranco Bettin e Gianluca Trabucco (Verde Progressista) con un'interrogazione rivolta al sindaco Luigi Brugnaro. 

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