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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Mestre Mestre Centro / Piazzetta Gaetano Zorzetto

Degrado: via l'edicola di piazzetta Zorzetto. Nel mirino la mensa per i poveri

Speranzon: «Ca' Letizia è da spostare. Dignità per chi è davvero in difficoltà». I residenti: «Mendicanti dall'est con bus low cost»

L'edicola di piazzetta Zorzetto non c'è più. Il Comune ha portato a termine la demolizione per provare a dare un nuovo assetto al cuore di Mestre, a restituire decoro e armonia a una città bersagliata dalle polemiche per il degrado, lo spaccio e la criminalità. Nel mirino delle critiche è finita anche la mensa per i poveri Ca' Letizia di via Querini, dopo anni di pasti caldi e conforto garantiti ai bisognosi. «I tempi sono cambiati», spiegano le istituzioni. Ora non sono più solo le persone del territorio a chiedere un pasto nei momenti di estrema difficoltà.

«Mi è capitato di avvicinare un uomo che aspettava il suo turno per entrare, ho scambiato qualche parola con lui e mi ha detto che veniva dalla Bulgaria. Era arrivato qui con un Flixbus, sarebbe rimasto qualche giorno per poi rientrare con il biglietto low cost che aveva già acquistato. Mi sono chiesto il motivo della sua permanenza a Mestre. Se si rivolgeva a una mensa per i poveri per consumare un pasto, dove avrebbe alloggiato? Avrebbe forse bivaccato o mendicato per poi tornare a casa?», si chiede un residente. 

«La posizione della mensa è sbagliata - commenta il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon - va rivista e spostata altrove. Le persone e le famiglie che si trovano in difficoltà e hanno bisogno di accedere ai servizi delle mense devono essere messe in condizione di poterlo fare in aree sicure e adeguate, purtroppo la situazione attuale nelle vicinanze delle stesse non lo permette. Le segnalazioni di residenti e negozianti delle zone interessate si susseguono da anni, e chi ha bisogno di aiuto deve essere messo nelle condizioni di accedere ai servizi con dignità».

«La situazione di degrado della zona limitrofa alla stazione è divenuta da tempo insostenibile. Il Comune di Venezia non ha una proposta per affrontare quello che sta accadendo. Sono ormai anni che la situazione è in continuo abbandono, non esistono politiche per rivitalizzare il commercio, con una scelta netta tutta a favore della grande distribuzione a grave danno del commercio di vicinato, né per ridare spazio alla residenza in territori che assomigliano sempre più a zone rosse fuori controllo - affermano Monica Sambo, segretaria comunale del Partito Democratico e Alessandro Ruffini responsabile del Commercio e sicurezza -. In questo quadro solo la Prefettura con il coinvolgimento del Ministero degli interni e la Regione Veneto possono avviare un percorso di dialogo tra tutti i livelli istituzionali affinché la città non sia abbandonata».

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