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Mestre Mestre Centro / Piazzale Generale Enrico Cialdini

Mestre, gli studenti tornano a protestare

Chiedono scuole più sicure e attente ai problemi dei ragazzi, invocando investimenti a tutto tondo: dai mezzi di trasporto ai tamponi

Investimenti insufficienti e scarsa attenzione ai problemi del mondo scolastico: sono le accuse mosse alle istituzioni da una rappresentanza degli studenti degli istituti superiori di Mestre e Venezia, che stamattina, 21 gennaio, hanno organizzato un presidio di protesta a piazzale Cialdini. «Siamo scesi in piazza - dicono - per far sentire la nostra voce, che da tempo non viene ascoltata. Abbiamo portato i nostri bisogni: andare a scuola in presenza e in sicurezza, tamponi e mascherine ffp2 gratuite, più docenti che riescano a garantire le lezioni in presenza, più aule e sistemi di depurazione dell’aria, gruppi classe più piccoli, più mezzi di trasporto».

I ragazzi invitano anche a non sottovalutare il fattore del disagio psicologico dopo due anni che hanno segnato profondamente la loro sfera emotiva, aumentando il rischio di disturbi e ansia. «Abbiamo bisogno che la nostra salute mentale venga tutelata - dicono - Dopo due anni in cui si è preferito ricorrere temporaneamente alla didattica a distanza, piuttosto che fare questi investimenti, non possiamo continuare ad accettare quello che viviamo ogni giorno nelle scuole». Le iniziative proseguono nel laboratorio Pandora, allestito nell'ex Cup occupato di via Antonio da Mestre.

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