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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mestre Bissuola / Via Miglio, 30

Gli studenti disertano le lezioni per "eccesso di gelo": "Troppo freddo nelle nostre aule"

I ragazzi di quattro classi del liceo mestrino "Stefanini" martedì sono rimasti a casa per protesta. Sono intervenuti i tecnici della città metropolitana. La scuola: "Tutto risolto"

Tutti a casa per eccesso di "gelo". E' quanto accaduto martedì mattina al liceo Stefanini di via del Miglio a Mestre: quattro classi si sono rifiutate di sostenere le lezioni a causa di temperature sensibilmente al di sotto della norma. "Diversi studenti del liceo - si legge nell'avviso firmato "gli studenti dell'ala D" - non sono entrati nelle loro aule a causa della mancata considerazione, dopo le numerose segnalazioni, di un problema riguardante tutta l'ala D dell'edificio, ovvero le classi 4 LA, 5 LA, 4 PL e 5 PB". I ragazzi mettono nel mirino da giorni temperature molto basse, sottolineando che anche alcuni docenti si sono lamentati delle condizioni in cui sono costretti a insegnare.

Martedì mattina nel plesso erano presenti gli operai della città metropolitana, che poco dopo le 7 avrebbero registrato una temperatura di 17 gradi circa. Al di sotto di quanto previsto dalle norme. Alla base un problema alla caldaia, riparato comunque lunedì. Giornata nella quale la temperatura nell'ala D dell'istituto si sarebbe attestata sempre più o meno sui 17 gradi. Dopodiché, il giorno seguente, con la caldaia a pieno regime, la situazione è migliorata. Per raggiungere parametri ottimali l'impianto potrebbe essere mantenuto in funzione tutta la giornata, in modo da tornare alla normalità già mercoledì. Ma già martedì le lezioni si sarebbero potute tenere, almeno secondo la dirigente scolastica Sandra Carraro, che parla di "protesta immotivata, gratuita e priva di qualsivoglia utilità".

"Ci è stato spiegato dagli operai che l'impianto in quell'ala era forse di dimensioni troppo piccole - dichiarano dalla presidenza, spiegando che la dirigente scolastica (impegnata in riunioni fuori sede in mattinata e quindi impossibilitata a rispondere al telefono) ha seguito passo, passo l'intervento dei tecnici - la temperatura si è alzata. I ragazzi sono stati a casa praticamente per niente e il problema è stato risolto".

Dal canto loro, gli studenti dichiarano nel loro avviso che "secondo i regolamenti la temperatura nelle aule scolastiche relative alla scuole superiori dovrebbe essere di 20 gradi centigradi, con umidità tra il 45% e il 55%. Diversamente dai valori riscontrati dai sottoscritti, che oscillano tra 13 e 17 gradi, con umidità tra il 60% e il 70%. Ribadiamo - concludono - che la nostra presa di posizione non nasce da motivazioni irrilevanti, bensì è indirizzata a cambiare questa situazione di malessere che disturba non soltanto il regolare svolgimento delle lezioni, ma anche i docenti delle suddette classi". 

La dirigente scolastica Carraro ha inviato una nota ufficiale, mettendo nel mirino il comportamento degli studenti: "Ho verificato di persona che i termosifoni delle aule che ospitano le classi funzionano alla massima temperatura - ha dichiarato - Premesso che già lunedì, informata del disagio rilevato dagli studenti ospitati nelle classi interessate, ho fatto spostare le classi in aule più calde segnalando il problema agli uffici preposti della Città metropolitana. Nei prossimi giorni i tecnici provvederanno a trovare idonea soluzione, ivi compresa l’eventuale installazione nelle aule più esposte di termoconvettori ad aria calda. Spiace dover verificare come studenti ormai maggiorenni, o prossimi alla maggiore età, piuttosto che acquisire preventivamente le necessarie informazioni, peraltro per gran parte fornite ai loro rappresentanti lunedì, o segnalare la necessità di una diversa temporanea collocazione, abbiano preferito inscenare una protesta immotivata, gratuita e priva di qualsivoglia utilità. Confido per il futuro - ha concluso - in atteggiamenti e comportamenti più maturi e consapevoli.

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