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Mestre Zelarino / Via Castellana

Accoltella l'amico dell'ex marito della sua donna: 48enne arrestato

Accoltellamento nella notte a Mestre, nello scontro tra due albanesi è stata sfiorata la tragedia. Un 24enne ferito grave è stato operato d'urgenza

"Devi starne fuori, hai capito?". Non poteva essere più chiaro di così E.N., 48enne albanese che nella notte tra mercoledì e giovedì è finito in manette con l'accusa di tentato omicidio dopo aver accoltellato più volte un amico di quello che era l'ex compagno della moglie. Un intrico di minacce e di "dispetti" che continua da 18 mesi. Da quando cioè una 25enne albanese divorzia dal marito e poi si rifà una vita con un altro uomo molto più grande di lei. E.N., appunto. L'ex e i suoi amici, però, non vogliono saperne. Chiedono in tutti i modi (al punto da sfociare nelle denunce) che la ragazza torni sui propri passi. Piovono minacce e frasi taglienti, come un anno fa circa, quando in un locale pubblico di Marcon un amico dell'ex marito avrebbe preso a male parole il nuovo compagno della donna.

Sullo sfondo anche l'affidamento della figlia nata dal matrimonio ormai concluso. Dunque quanto accaduto verso le 24 tra mercoledì e giovedì non è il frutto di una lite occasionale, bensì ha radici che partono da una concatenazione di episodi ben precisa nel passato recente. A un certo punto E.N. si ritrova a transitare per caso in via Castellana, all'altezza dell'intersezione con via Circonvallazione. Vede un amico dell'ex marito della sua donna, identificato come uno di quelli che avevano cercato di indurre la 25enne a ripensarci.

A quel punto il 45enne scende dalla sua Renault Twingo (la vittima dell'aggressione e altri testimoni dichiarano che aveva già il coltello in mano) e si avvicina sempre più al proprio obiettivo: "Ti ammazzo, devi rimanere fuori da questa storia. Non difendere il tuo amico". A quel punto ne nasce una colluttazione: prima partono i pugni in faccia, poi anche le coltellate. Fendenti ripetuti che raggiungono il 24enne al braccio sinistro, all'addome e al petto. La ferita più profonda la riporta al braccio, tanto che la lama gli ha trafitto il tendine radiale. Giovedì pomeriggio era in programma infatti all'Angelo un intervento nel reparto di Neurochirurgia per tentare di ricostruirlo, mentre già il giovane, una volta arrivato nel nosocomio mestrino, era finito sotto i ferri. Subito dopo l'aggressione il 48enne risale in macchina e se ne va, e durante il tragitto si libera anche del coltello sporco di sangue. Intanto l'allarme scatta quasi subito: il ferito raggiunge la sua abitazione di via Giorgione e chiede aiuto.

Sarà un vicino di casa a chiamare la polizia: sul posto intervento le volanti, che raccolgono la versione dei fatti dello sventurato sull'ambulanza. Oltre alla descrizione fisica c'è anche un nome di battesimo. Sul luogo dell'aggressione è intanto intervenuta anche la polizia scientifica, anticipata però da alcuni residenti che hanno deciso di lavare gran parte le tracce di sangue che si trovavano a terra. A fornire le generalità complete del presunto colpevole ci ha pensato l'ex marito della sua attuale compagna, che ha raggiunto l'ospedale per capire le condizioni in cui versava l'amico. A l'una di notte il cerchio era già chiuso, con gli agenti delle Volanti che bussavano all'abitazione dolese del 48enne albanese e che sequestravano maglietta sporca di sangue e auto (che verrà sottoposta a ulteriori esami della Scientifica). Per lui sono scattate le manette con l'accusa di tentato omicidio.

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