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Mestre

Via la sede Inps in via Fogazzaro, le associazioni pronte a mobilitarsi

Preoccupazione per il trasferimento degli uffici per le pratiche d'invalidità civile in centro storico, difficili da raggiungere. Bettin e Trabucco chiedono al sindaco di convincere l'ente a restare in terraferma. Mobilitazione sabato in piazza Ferretto

Via la sede dell'Inps per le pratiche di invalidità civile da via Fogazzaro a Mestre, la direzione regionale intende trasferire tutto a Dorsoduro nel palazzo in centro storico, ma le associazioni a tutela dei diritti delle persone disabili e fragili non ci stanno. «Siamo preoccupati - affermano i volontari e gli operatori dei comitati Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), Cooperativa Realtà, Centro diurno Marghera, Lilt, Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), Associazione sportiva disabili, Uno-nessuno-centomila, Amici del cuore e Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) - Venezia è inaccessibile per i disabili. Come possono raggiungere la sede in carrozzina, con deambulatori o stampelle affrontando le varie barriere architettoniche? Dove parcheggiano in piazzale Roma? Ci opponiamo a un assetto penalizzante per chi si trova in una condizione di fragilità», affermano e annunciano una manifestazione di protesta sabato alle 10.30 in piazza Ferretto, se non ci sarà un dietrofront.

L'Inps giustificherebbe questa svolta con il decreto semplificazioni che fa venir meno la necessità di recarsi più volte nelle sedi di persona per consegnare o mostrare documenti. «Questa è una generalizzazione - replicano le associazioni - Non funziona così per tutti. Chiediamo di trovare una sistemazione nel rispetto dei principi dell'inclusione sociale». A supporto delle associazioni i consiglieri comunali Gianfranco Bettin e Gianluca Trabucco (Verde Progressista) con un'interrogazione rivolta al sindaco Luigi Brugnaro. «L’impressione è che si voglia risparmiare sulle spalle di chi già soffre. La sede a Dorsoduro dell'Inps, dove il servizio dovrebbe trasferirsi, è del tutto inaccessibile per i disabili e per le persone che soffrono comunque di una condizione fragile (malati, debilitati da terapie, anziani) - scrivono -. Secondo l’ente la semplificazione, per decreto, delle procedure necessarie renderebbe meno frequente la necessità di recarsi all’ufficio: e tuttavia non lo rende superfluo. Abbiamo, dunque, interrogato il sindaco di Venezia per chiedergli di schierare l’amministrazione comunale a fianco dei disabili e delle persone fragili, delle associazioni che le rappresento, convincendo l’Inps a mantenere l’ufficio di Mestre nella sua sede, in via Fogazzaro, andando incontro alle necessità di migliaia di persone senza ulteriormente penalizzarle».

«Assicuriamo il massimo sostegno alle associazioni e ai cittadini affinché l’Inps riveda la sua decisione di trasferire a Venezia la sede di Mestre di via Fogazzaro - interviene la senatrice Orietta Vanin (M5S) - La sede mestrina che si occupa delle pratiche di invalidità civile venendo trasferita a Venezia metterebbe in serie difficoltà le persone con disabilità motoria, chi ha problemi di mobilità temporanee gli anziani e persone fragili, essendo un palazzo inaccessibile ai disabili e a causa delle barriere architettoniche della città lagunare (ponti, distanze da coprire a piedi). Ci attiveremo quindi in ogni senso e in tutte le sedi opportune, sia a livello locale che nazionale. Abbiamo già informato della situazione l’ex ministra Nunzia Catalfo alla quale abbiamo richiesto supporto e sostegno in questa lotta di civiltà».

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