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Giovedì, 18 Aprile 2024
Mestre

Visite d'invalidità civile: tutto a Dorsoduro. Bettin e Trabucco: «Fermare il trasferimento»

«A febbraio l’Inps e il Comune avevano assicurato che la sede sarebbe rimasta a Mestre. Venezia è inaccessibile per i disabili, per persone che si muovono con stampelle, deambulatori o carrozzine o che soffrono comunque di una condizione fragile»

«Il trasferimento della sede delle visite d'invalidità civile da Mestre a Venezia sembra sia imminente», affermano i consiglieri comunali della lista Verde Progressista, Gianfranco Bettin e Gianluca Trabucco. «A febbraio l’Inps e il Comune avevano assicurato che sarebbe rimasta a Mestre. A quanto pare, la direzione regionale si è rimangiata l’impegno a non trasferire la sede delle visite per l’invalidità civile (Centro medico legale) da Mestre (dove sta da anni in via Fogazzaro) a Venezia, come richiesto dalle associazioni delle persone disabili e da molte voci della città quando l’ipotesi era stata prospettata per la prima volta a febbraio scorso».

Allora, dopo una pubblica discussione, l’Inps aveva assicurato che non avrebbe spostato la sede, date le difficoltà che a molti avrebbe comportato il trasferimento nella sede di Dorsoduro a Venezia. Poi, tutto sembrava essere tornato alla normalità. «Venezia è inaccessibile per i disabili, per persone che si muovono con stampelle, deambulatori o carrozzine o che soffrono comunque di una condizione fragile (malati, debilitati da terapie, anziani), le quali dovrebbero superare ponti, barriere architettoniche e dovrebbero parcheggiare, con le note difficoltà, in piazzale Roma e poi raggiungere la sede  - dicono Bettin e Trabucco - Ora pare che invece l’Inps abbia deciso di procedere al trasferimento malgrado i disagi che infliggerebbe all’utenza». L'ufficio aveva replicato lo scorso inverno sostenendo che la maggior parte delle pratiche oggi si sbrigano in rete senza più bisogno, se non per lo stretto necessario, di presentarsi di persona. «Chiediamo - concludono i consiglieri - con un’interrogazione al sindaco, (che è anche sindaco metropolitano) che l’amministrazione comunale di Venezia intervenga per scongiurare questa eventualità che colpirebbe persone già sofferenti e svantaggiate, aggravandone la condizione». 

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