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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mestre

Tutto parte con un sms di un finto broker: pensionata di Carpenedo perde 85mila euro

La donna, una 71enne, si è rivolta all'ufficio legale di Adico

M.C.R., pensionata 71enne residente a Carpenedo è finita nella rete di un abuile truffatore informatico, perdendo, allo stato attuale 85mila euro. La vicenda, seguita dall’ufficio legale dell’Adico, conferma ancora una volta come il fronte dei raggiri on line si allarghi sempre più, catturando nella propria rete soprattutto le persone anziane.

La disavventura della pensionata mestrina inizia lo scorso febbraio, con un sms nel quale si invitava la donna a investire i propri soldi in una piattaforma digitale. La donna è incuriosita e chiede ulteriori informazioni, e da lì stabilisce un contatto telefonico quasi quotidiano con un sedicente broker, il quale la convince a installare nel proprio pc e nel telefono cellulare un’applicazione tramite la quale lui e un suo complice possono controllare da remoto le transazioni economiche della vittima.

M.C.R., ormai in confidenza con i suoi interlocutori, permette loro di prelevare tramite l’app diverse somme di denaro che dal conto corrente finirebbero in un altro conto, non meglio identificato. Così, tra un prelievo e un altro, la pensionata mestrina arriva a sborsare 85 mila euro. Ingenuità? Non proprio, dato che gli abili interlocutori le mostrano ogni giorno i guadagni i quali, a un certo, porterebbero l’importo investito sopra i 135 mila euro.

I problemi, però, iniziano quando l’anziana chiede il trasferimento delle somme maturate nel suo conto corrente. I sedicenti broker, infatti, tentennano, dicono che l’investimento prevede ancora un periodo di attesa, di contro le chiedono altri 36 mila euro a fronte del pagamento di tasse per il trasferimento del denaro da una banca polacca al conto della donna. Da maggio i contatti con uno dei due interlocutori si interrompono, in campo resta solo il complice il quale chiede ancora soldi, il 3% dei 135mila euro maturati, sempre per permettere il rientro del capitale in Italia. A metà giugno il sedicente broker invita la vittima a verificare il proprio conto per vedere se siano rientrati i soldi: niente.

A questo punto l’uomo accampa varie scuse, dice che la società in cui hanno investito sta per fallire perché non ha pagato le tasse nell’area borsistica di competenza. E così, a distanza di otto mesi dal primo versamento, la pensionata, ora disperata, non ha visto tornare indietro né i soldi investiti e tantomeno quelli teoricamente maturati. E il suo conto si è prosciugato.         

«Ci troviamo di fronte all’ennesimo abile raggiro informatico che vede come vittima una pensionata - commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - abbiamo aperto centinaia di pratiche di questo tipo in particolare relative a raggiri bancari. Nel caso in questione, riteniamo che vi sia stato un mancato controllo da parte dell'istituto bancario. Infatti, come scriviamo nella nostra diffida, a nostro avviso l’istituto non ha adottato le adeguate misure che dovrebbero scattare quando si sospetta una possibile frode».

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