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Banda di truffatori smascherata: poliziotti si fingono addetti della banca e li incastrano

Un uomo scoperto con documento falso, cercava di versare un assegno per poi raggirare un istituto di credito nel centro di Mestre. Quattro persone coinvolte, arrivavano da Napoli

La data e l'orario dell'appuntamento erano fissati, ma c'era la necessità di non mettere i sospetti truffatori in allerta. Per questo motivo gli agenti del commissariato di Mestre si sono finti cassieri e clienti di un istituto bancario situato nel centro della città e alla fine sono riusciti a incastrare una batteria di truffatori provenienti dal Napoletano. Per due di loro sono scattate le manette per possesso di documento falso valido per l'espatrio (per cui l'arresto è obbligatorio); per tutti e quattro i componenti del sodalizio, inoltre, una denuncia per truffa aggravata in concorso e per ricettazione.

Nome falso

Tutto inizia giovedì scorso, quando nella banca mestrina si presenta una donna che afferma di voler aprire un conto: l'addetta allo sportello si insospettisce. Il comportamento della donna ha qualcosa che non va e la dipendente decide di avvertire la polizia. Da un controllo del nominativo con cui la cliente si era presentata si capisce che ci si trova di fronte a un possibile raggiro: gli estremi corrispondono ad una signora residente nel Nord Italia che aveva presentato denuncia per truffa, quindi si trattava di dati rubati. Così l'operazione non va a buon fine e la donna se ne va, ma la bancaria e le forze dell'ordine sono convinti che i malintenzionati torneranno alla carica.

La trappola

È proprio ciò che succede: il giorno dopo un uomo chiama l'istituto bancario chiedendo un appuntamento. Vuole aprire il conto e depositare un assegno, così la polizia coglie la palla al balzo. Viene organizzata la trappola con la collaborazione del personale dell'istituto. Gli agenti fingono di essere impiegati e clienti della banca e accolgono il truffatore quando entra nella filiale. In mano dell'uomo un assegno vero (non contraffatto) e un documento d'identità falso. La foto è la sua ma i dati corrispondono a un'altra persona. Vuole depositare 16mila euro e rotti sul nuovo conto.

Quattro coinvolti

A quel punto scatta il blitz: vengono bloccati sia il finto correntista che ha esibito la carta d'identità contraffatta, sia i tre compari che si trovavano all'esterno, a bordo di un'auto. Tutti erano partiti all'alba dal Napoletano per raggiungere Mestre e mettere a segno il colpo. In manette sono finiti una 36enne (anche lei con carta d'identità falsa, non è accertato se sia la stessa donna presentatasi il giorno prima), e il 32enne. Denunciati, invece, un 31enne e una 28enne, tutti con precedenti specifici. Sequestrati a bordo dell'auto dagli agenti del commissariato diversi documenti falsificati (soprattutto carte d'identità), assegni e telefoni cellulari su cui saranno avviate indagini per far luce su eventuali altri colpi messi a segno dal gruppo.

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