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Mestre, picchiato e rapinato: la sventura di un cittadino ucraino

L'allarme giunto da una donna allarmata dalle urla di aiuto, l'uomo ha riportato ematomi alla testa, perdita di protesi dentaria e una ferita al gomito, gli assalitori dei cittadini marocchini

A lanciare l’allarme in questura è stata una signora, che, allarmata da alcune urla provenienti dalla stazione ferroviaria di Mestre, poco dopo le 4 di stamattina, ha seguito lo straziante richiamo, trovando un uomo, disteso a terra, intento a chiedere aiuto. Subito intervenuta sul posto, la polizia ha poi accertato che si trattava di un cittadino ucraino che da poco era stata vittima di una rapina.

Interrogato dalle forze dell’ordine, egli ha poi riferito di essere stato avvicinato da un uomo di origine magrebina, mentre si trovava in piazzale Bainsizza, il quale gli aveva chiesto di prestargli la tessera magnetica per il prelievo delle sigarette.

Rendendosi disponibile alla cortesia, il cittadino ucraino l’ha seguito fino al distributore di via Trento, salvo poi accorgersi di essere privo del suo cellulare. Credendo di averlo dimenticato sulle panchine del piazzale Bainsizza, è quindi ritornato sul posto, trovandovi tre connazionali del cittadino marocchino, i quali hanno iniziato a picchiare il malcapitato, procurandogli diversi ematomi alla testa, la perdita della protesi dentaria e una ferita da vetro al gomito sinistro. La vittima ha tuttavia preferito rifiutare le cure del 118.

A nulla sono valsi i molti giri di perlustrazione fatti poi dalla polizia nelle zone limitrofe: gli autori del prepotente reato se l’erano già data a gambe.

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