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Taglio del nastro in via Ca' Marcello: «La nostra sfida a chi manifesta contro gli alberghi»

Ufficializzato giovedì il progetto, realizzato in 24 mesi, che ha dato vita a quattro strutture dedicate all’accoglienza per un totale di 739 camere e 1968 posti letto

Il taglio del nastro al complesso alberghiero-ricettivo di via Ca' Marcello ha ufficializzato giovedì il progetto, realizzato in 24 mesi, che ha dato vita a quattro strutture dedicate all’accoglienza di categorie diverse, da un albergo a quattro stelle all’ostello per la gioventù, per un totale di 739 camere e 1968 posti letto.

Il risultato

Una piazza posta in posizione baricentrica rispetto agli alberghi, tre spazi commerciali, zone verdi, un'area giochi, interventi vari di ricucitura con le aree circostanti e di due parcheggi multipiano: uno pubblico, l’altro privato, per complessivi 519 posti per auto, 96 per moto, 66 stalli per bibiclette. L’area interessata è di 16 mila metri quadri di superficie complessiva, tra la ferrovia di Mestre, via Ca’ Marcello e il cavalcavia ferroviario.

Il taglio del nastro

Giovedì mattina il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha preso parte all’inaugurazione. All’appuntamento sono intervenuti anche Tilmar Hansen, Delf Stuven, Ivan Holler della Mtk developments e il progettista Luciano Parenti. Presenti, tra gli altri, anche gli assessori all’Urbanistica Massimiliano De Martin, allo Sviluppo economico Simone Venturini, alla Sicurezza urbana Giorgio D’Este e alla Mobilità Renato Boraso.

Inaugurazione via Ca' Marcello-3

Democrazia

«Riqualificata in tempi record un’area che era totalmente degradata - ha detto il primo cittadino - Ci sono due modi di affrontare i problemi: il primo denunciandoli e basta, il secondo aggiungendo alla denuncia una reazione. Noi abbiamo scelto di trovare una soluzione. Questa era un’area pessima e pericolosa, che abbiamo recuperato con investimenti privati. Il Comune non solo non ha speso risorse, ma ha anche guadagnato in oneri di urbanizzazione e i commercianti ora hanno cominciato a vedere aumentare la clientela. Ci assumiamo totalmente la responsabilità di questa scelta, tanto da voler ringraziare coloro che hanno promosso una manifestazione contro un luogo che crea posti di lavoro e benessere perché fa capire tutto quello che io non sono. La democrazia è questa».

Gestione delle prenotazioni

«Il sindaco ha poi sottolineato come in futuro sarà imprescindibile lavorare sulla prenotabilità della città che passa, ha sottolineato, «da strutture come queste, in cui è possibile soggiornare per più giorni per poter vivere la città in tutte le sue dimensioni: laguna e terraferma. Gli alberghi sono un presidio sociale importante per un turismo buono, positivo, che lascia risorse importanti, mentre invece va scoraggiata la toccata e fuga tipica del turismo accattone».

L'illuminazione

«Abbiamo l’ambizione - ha continuato Brugnaro -  di pensare che le persone vogliano visitare anche Mestre, che vadano a scoprire l’M9, il parco di san Giuliano e di sera trascorrano il loro tempo a Forte Marghera. Vorremmo trasformare la città di terraferma nella Berlino post muro. Anche qui vogliamo far rinascere la città con i soldi dei privati: chi ha investimenti buoni venga a Marghera, a Venezia, a Mestre: la nostra sarà la città della possibilità e del fare. Chi ha paura, è oscurantista, guarda avanti con l’occhio rivolto sempre allo specchietto retrovisore purtroppo ci porterebbe a sbattere -. Poi, ha aggiunto il sindaco parlando di Marghera, - in via Fratelli Bandiera stiamo rifacendo tutto l’asse viario, asfaltando e sistemando i marciapiedi, vogliamo renderlo fiorito e luminoso. Stiamo pensando alla realizzazione di un sentiero luminoso che congiungerà piazza Mercato al centro di Mestre. Un itinerario caratterizzato dall'illuminazione degli alberi».

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