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Viale San Marco, ok alla torre in Consiglio di Municipalità

Assemblea infuocata. Respinta la mozione per abbassare ancora la torre. Boato: «Nel campo da calcio come in tutto il villaggio il Pat vieta ogni nuova edificazione». Millino e Sambo: «Cementificazione che impatterà in modo devastante in quest'area»

Passa in Consiglio di Municipalità Mestre Carpenedo  il progetto della torre di viale San Marco. Assemblea dai toni accesi quella di sabato sera, racconta il consigliere di minoranza Michele Boato. «Fino alle 19.30 di lunedì non c'era ancora il numero legale di 15 su 29 componenti, raggiunto all’ultimo dopo un'interminabile raffica di mail e telefonate». Sei gli emendamenti che hanno accolto le proposte di comitati, cittadini e gruppi di opposizione. «L'impegno a ridurre gli impatti sulle scuole nei quattro anni di cantieri, la sistemazione del campo da basket, parcheggi drenanti e modifica dell’accordo perché ci sia solo il supermercato Cadoro nello spazio commerciale di 4500 metri quadri», precisa il consigliere, e una superficie di vendita di 2.499 metri quadri, quella della Cadoro, che sarà l’unica attività presente nella nuova area.

«Non c'è stato alcuna tensione né alcun nervosismo - replica il consigliere di Municipalità Fabio Raschillà (Fratelli d'Italia) - Le persone stavano solo finendo di lavorare per poi recarsi a svolgere il loro compito politico, peraltro al momento del voto eravamo pure in 16. Inoltre - precisa Raschillà - quanto ai sei emendamenti che abbiamo presentato, la minoranza non li ha votati anche se li avevamo preparati raccogliendo il parere dei cittadini». Al di là dei toni, la visione sull'area è molto distante tra maggioranza e opposizione.

«Non abbiamo compreso a chi giova questo stravolgimento dell'assetto del villaggio San Marco, previsto da urbanisti italiani come Samonà, Piccinato e Trincanato (ancora oggi studiati nelle Università d'Architettura) - commenta Giacomo Millino, capogruppo Pd in Muncipalità di Mestre - Nonostante l'importanza del provvedimento, nonostante la richiesta più volte reiterata della presenza dell'Assessore all'Urbanistica Massimiliano De Martin, non si è mai visto né in commissione, né in Consiglio. 

«Il voto al mio emendamento di ridurre da 60 a 20 metri l’altezza del nuovo edificio - la torre - è stato bocciato dai 15 consiglieri di maggioranza: a favore hanno votato solo i 9 consiglieri delle opposizioni, che inutilmente han cercato, con vari interventi, di far recedere gli altri consiglieri dal sostenere un progetto inviso alla quasi totalità degli abitanti del quartiere - continua Boato - Personalmente ho anche sottolineato la non correttezza della risposta data alle osservazioni degli abitanti, cioè che dichiara il terreno dell'ex campo da calcio non ricade nella zona B.02 del Pat, che invece comprende tutto il Villaggio San Marco, e vieta qualsiasi nuova edificazione (permettendo solo manutenzioni, restauri, demolizioni con ricostruzioni senza aumenti di volumi e risanamenti conservativi). Ho anche citato le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che recentemente hanno dato ragione all’albergatore di Jesolo che ha impedito la costruzione di un immobile di sette piani che avrebbe fatto ombra al suo albergo. Più grave da questo punto di vista la situazione per decine di abitazioni e un asilo a poca distanza dalla torre».

«Nonostante le richieste di approfondimenti, di riflessione la maggioranza si è dimostrata completamente sorda a ogni richiesta. L'opposizione compatta al fianco dei cittadini che chiedevano rassicurazioni sul progetto e in prima istanza del ritiro della delibera, ha votato contro pur non essendo contraria allo sviluppo in verticale, ma senza snaturare l'assetto urbanistico della città, non in questa zona così delicata e particolare che richiama i campielli di Venezia», commentano Millino capogruppo Pd e i consiglieri Afai Alì, Anna Ballarin, Riccardo Bressan, Nicola Da Lio, Marisa Gruarin, Ilenia Martin. «Evidente il nervosismo della maggioranza anche in Municipalità per un intervento di cementificazione che impatterà in modo devastante sul territorio», aggiunge la segretaria del Pd Monica Sambo.

Intanto martedì sera è stata votata in Municipalità una delibera sulle superfici commerciali del Comune, inclusa l'area di viale San Marco.  «La maggioranza in questo caso - argomenta Raschillà - sostiene che nella zona del villaggio lo spazio commerciale debba essere di 2.499 metri quadri e destinato a una sola licenza commerciale (metà rispetto all'area) - Il resto non potrà essere area per il commercio, perciò non ci saranno altri negozi - a parte la Cadoro - né sarà frazionabile. Lo abbiamo concordato con l'assessore comunale all'Urbanistica Massimiliano De Martin ed è in linea con le esigenze espresse dai cittadini. Anche in questo caso - conclude - l'opposizione non ha votato anche se la delibera era condivisibile».

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