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Caorle, bene il turismo: un'estate che finisce in crescendo

Il bilancio degli albergatori: «Settembre ci sta aiutando a recuperare quanto avevamo lasciato per strada negli altri mesi»

«Settembre ci sta aiutando a recuperare quanto avevamo lasciato per strada negli altri mesi dell'estate. Il meteo in questo momento ci sta premiando, come non aveva fatto sempre in precedenza, in particolare in agosto». È tempo di bilanci per Federalberghi Caorle, di tirare le somme al termine di una stagione partita in modo difficoltoso.

«Come ho già avuto modo di evidenziare, ha inevitabilmente pesato sulla stagione turistica 2023 il momento difficile che stanno vivendo le famiglie italiane e tedesche: l'inflazione pesa sulle tasche della nostra clientela più tradizionale e questa situazione ha inevitabilmente avuto dei riflessi sui bilanci delle nostre aziende - spiega la presidente di Federalberghi Caorle, Kay Turchetto -. Va però segnalato che, rispetto al 2022, quest'anno i nostri associati hanno potuto beneficiare di una generale riduzione dei prezzi delle bollette di luce e gas, costi di gestione importanti per gli alberghi. La stagione ci ha però certamente regalato un altro elemento positivo: la forte crescita degli arrivi dai Paesi dell'Est Europa, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia soprattutto, mercati sui quali dovremo puntare forte a livello promozionale».

Gli ospiti arrivati dall'Est Europa hanno contribuito a rendere positiva la stagione 2023 che non era partita sotto i migliori auspici viste le difficoltà dei turisti italiani e dei tedeschi. «In questa parte finale dell'estate, posso però fortunatamente dire che si è assistito ad una ripresa degli arrivi da Germania e Austria che ci ha permesso di recuperare il terreno perduto - dice invece il presidente di Confcommercio Caorle, Corrado Sandrin -. Caorle si conferma anche nel 2023 meta amata dai turisti di lingua tedesca e questo ci fa ben sperare per il futuro. Parlando del comparto della ristorazione – prosegue Sandrin – posso dire che le sensazioni della categoria sono buone. Anche dal punto di vista commerciale abbiamo assistito tra la fine di agosto e settembre ad una ripresa degli acquisti da parte degli ospiti e le manifestazioni delle prossime settimane e quelle di ottobre porteranno altre presenze». «Da ultimo – conclude Turchetto – non resta che sottolineare un altro tema sul quale durante l'inverno la categoria dovrà continuare ad interrogarsi. Anche quest'estate, infatti, si è manifestato il problema della difficoltà di reperimento dei lavoratori stagionali, in particolar modo di personale adeguatamente formato. Lo staff è il cuore del successo di una struttura ricettiva e poter contare su una squadra formata ed affiatata rappresenta un elemento fondamentale per l'operatore turistico».

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