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Lunedì, 29 Aprile 2024
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A Ca' Foscari la mostra dedicata alle donne che hanno visitato l'ateneo: «Un esempio per le nuove generazioni»

È stata inaugurata questa mattina, nel cortile della sede centrale di Ca’ Foscari, la mostra fotografica “Donne a Ca’ Foscari”, alla presenza della rettrice Tiziana Lippiello e con un intervento dell’attrice Ottavia Piccolo

È stata inaugurata questa mattina, nel cortile della sede centrale di Ca’ Foscari, la mostra fotografica “Donne a Ca’ Foscari”, alla presenza della rettrice Tiziana Lippiello e con un intervento dell’attrice Ottavia Piccolo.
 
L’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è celebrata ogni anno in Italia e in molti altri paesi, a ricordare le conquiste sociali e le discriminazioni di cui è stato ed è ancora oggetto il genere femminile. L’Archivio Scritture Scrittrici Migranti dell’Università Ca’ Foscari con questa esposizione ha voluto ricordare le donne che hanno avuto un ruolo nel mondo culturale, sociale, economico e politico e hanno visitato Ca’ Foscari nel corso degli anni. Una carrellata di volti pensata per promuovere l’emancipazione della donna e la parità di genere in una società più giusta attraverso immagini di scrittrici, intellettuali, scienziate, imprenditrici, professioniste che hanno animato i luoghi cafoscarini.
 
La rettrice Lippiello ha esordito: «Oggi abbiamo voluto rendere omaggio alle donne di tutto il mondo con una piccola ma secondo noi significativa testimonianza di alcune donne che abbiamo incontrato a Ca' Foscari nel corso degli anni, in diverse iniziative. Con il loro impegno e la loro voce, queste donne hanno dato un contributo all'emancipazione femminile, alla difesa dei diritti, a una cultura della parità di genere; con il loro esempio, hanno saputo infondere fiducia e coraggio alle giovani generazioni. Tutte loro, attraverso l'arte, la scrittura, la scienza, l'impegno civile, hanno interpretato il valore della libertà e sono state un fattore di stimolo per altre donne. Sono tante le donne che ogni giorno vedono calpestati o non tutelati i propri diritti, nella professione e nella vita sociale e personale – ha proseguito –, ed è nostro dovere come comunità accademica fare quanto è in nostro potere per favorire e diffondere una cultura nuova: a partire dall'ambiente universitario, fra le studentesse e gli studenti, e poi nella società tutta. Il mio pensiero in questo momento va alle giovani donne iraniane che mettono a rischio la loro vita per difendere il proprio diritto allo studio e alla libertà: due aspetti che, non casualmente, sono tutt'uno. La loro azione deve stimolarci ad agire per contribuire a cambiare il corso della storia e a consegnare un futuro migliore alle nostre giovani generazioni».
 
«La mia generazione crede molto nella ricchezza delle donne e tutto questo percorso deve essere accompagnato dagli uomini, perché il miglioramento della condizione delle donne va a favore di tutta la società – ha aggiunto Susanna Regazzoni, dell'Archivio Scritture Scrittrici Migranti –. Dobbiamo dare forza alle giovani generazioni e promuovere una politica che rispetti e favorisca l'idea dell'altro e dell'altra. Dedichiamo questa mostra alle giovani donne protagoniste del futuro, se osate potete arrivare ovunque vogliate».
 
Sara De Vido, delegata della Rettrice ai giorni della memoria, del ricordo e alla parità di genere, ha infine concluso: «La parità di genere è uno obiettivo sostenibile dell'agenda 2030, è un valore fondante dell'Unione europea ma in molti paesi non è nemmeno riconosciuta per legge. In una giornata come questa ricordiamo risultati e conquiste ma anche il tanto lavoro che c'è da fare ancora». 
 
Nell’androne di Ca’ Foscari troverà spazio una seconda parte della mostra che esporrà documenti cartacei e fotografici delle prime donne cafoscarine, conservati presso l’Archivio e il Fondo Storico di Ateneo. Studentesse della prima metà del Novecento, tra cui Giuliana Foscolo, la partigiana, e Ursula Hirschmann, fondatrice del movimento per l’uguaglianza di genere Femmes pour l’Europe; le prime laureate, tra cui Vittoria Agazzi, Elena Luxardo e Nuccia Data; la prima assistente per la lingua tedesca, Olga Blumenthal, arrestata e deportata nel campo di concentramento nazista di Ravensbruck, dove morì il 24 febbraio 1945. Alcune foto di gruppo ritraggono studentesse e studenti durante l’inaugurazione di anni accademici e sessioni di esame. Una linea del tempo riassume ed evidenzia alcuni tra i principali diritti acquisiti dalle donne in Italia, dai primi del Novecento ad oggi.

L’ingresso è libero, è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 e il sabato dalle 8 alle 13, presso il cortile di Ca’ Foscari.

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