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Disturbi alimentari, violenza, web: tre convegni dedicati al disagio giovanile

Li organizza il Rotary club Marco Polo Passport D2060 a Pianiga. Il primo appuntamento, venerdì 22 marzo, invita a una riflessione a partire dal femminicidio di Giulia Cecchettin

Un approfondimento sui disagi vissuti dai giovani e sulle modalità per prevenirli e superarli: è il focus di un calendario di tre appuntamenti organizzato dal Rotary Club Marco Polo Passport D2060, in collaborazione con il Comune di Pianiga.

Il primo si svolgerà venerdì 22 marzo alle ore 20.45 nell’aula magna dell’istituto Giovanni XXIII di Pianiga e ha il titolo “A proposito di bravi ragazzi. Il disagio nascosto. Riflessioni, proposte, possibili soluzioni”. Relatrici sono Emma Ruzzon, presidente del consiglio degli studenti dell’università di Padova, Sabrina Di Napoli, responsabile della comunicazione di Eduforma, già vicepresidente della commissione pari opportunità della provincia di Padova, e Raffaella Casagrande, psicologa, psicoterapeuta e specialista in psicologia clinica.

Il dialogo parte dalla tragica cronaca dello scorso novembre 2023, che ha visto Giulia Cecchettin, studentessa veneziana 22enne, morire per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta, suo coetaneo. L'omicidio ha suscitato forte indignazione nella società civile, stimolando un ampio dibattito sul tema del femminicidio. Il Rotary Club si è interrogato anche su quest’altro tema, cercando di indagare sulle possibili cause alla base di tragedie così imprevedibili e inaccettabili che hanno coinvolto i nostri giovani. L'obiettivo è prendere coscienza delle problematiche sottese a tali eventi e interrogarsi su quali contrasti si possano mettere in azione. A partire dalla parola "disagio" verranno esplorate le componenti caratteriali e comportamentali che possono costituire campanelli d'allarme e che devono portare i genitori a fermarsi e domandarsi se la crescita dei loro figli prosegue come dovrebbe o se ci sono problemi da affrontare e risolvere.

«Oltre ai nostri figli dovremmo sempre prestare attenzione anche ai giovani con cui ci relazioniamo come adulti. E fare rete. Rete, appunto, la parola d'ordine è sempre la stessa - spiega Di Napoli, che modera l’incontro - Con l'obiettivo di diffondere la cultura dell'amore e costruire la rete di contatti che possono aiutare e dare risposte a chi le cerca. Genitori. Giovani. Educatori. Comunità di riferimento».

Il convegno ha il patrocinio dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi del Veneto e della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta. Saranno presenti anche il Massimo Calzavara, sindaco di Pianiga, Piergiovanni Sorato, vicensindaco e assessore ai servizi sociali, Fortunata Pizzoferro, vicepresidente dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi del Veneto, Sara Zanferrari, presidente del Rotary Club Marco Polo Passport D2060.

Gli altri incontri

Seguiranno altri due convegni. Il 12 aprile, al teatro comunale (ore 20.30), si parlerà di “Ansia e disturbi del comportamento alimentare nei giovani: scenario, percorsi, cura, testimonianze”: ci saranno il dottor Moreno De Rossi, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Ulss 3 Serenissima, la dottoressa Nadia Campagnola, referente degli ambulatori Dca dell’Ulss 3, Stefano Bertomoro, presidente nazionale dell’associazione Fenice ODV per la cura e la riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare, che fornisce supporto e sostegno ai pazienti e alle loro famiglie. Il convegno ha il patrocinio della Regione Veneto, della Ulss 3, dell’Ordine delle psicologhe e gli psicologi del Veneto, dell’Ordine provinciale dei medici e degli odontoiatri di Venezia, dell’Associazione nazionale degli assistenti sociali Assnas (prevedendo anche l’accreditamento formativo, della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta.

Infine il 17 maggio, di nuovo nell'aula magna dell'istituto comprensivo (ore 20.45), si svolgerà “Digital natives e identità digitale. Necessità, possibilità, tranelli”, a cura di Lino Garbellini, giornalista ed esperto di comunicazione digitale, e Aldo Benato, avvocato specialista in diritto penale, cybercrime, internet e nuove tecnologie. Dialogheranno intorno al tema dell’identità digitale e delle possibili conseguenze delle azioni nostre e dei giovani nella rete.

«Il motto presidenziale internazionale del Rotary quest’anno è: "Creiamo speranza nel mondo" - spiega la presidente Zanferrari - e da subito ho pensato che potessimo e dovessimo cercare di contribuire a sostenere la speranza sempre più vacillante nei nostri giovani, alle prese con moltissimi problemi e un futuro incerto. Per questo coi miei soci abbiamo cominciato a lavorare già l’estate scorsa per organizzare questi tre convegni a Pianiga, in Riviera del Brenta, dove il club ha sede quest’anno, coinvolgendo tutte le autorità civili e sanitarie, e quante più persone possibile. Creiamo consapevolezza e cerchiamo soluzioni ai problemi, facendo rete e contagiando quante più istituzioni possibili».

«Il presidente internazionale di questa annata, Gordon McInally, ha invitato tutti noi rotariani a diventare persone attente a coloro che ci stanno accanto, in particolare nei confronti di coloro che stanno vivendo un periodo di difficoltà emotiva e psicologica - dichiara il governatore del Distretto Rotary 2060, Anna Favero - Di abbattere il muro di omertà che esiste ancora nei confronti delle malattie mentali e dei disagi emotivi e psicologici, di demolire lo stigma sociale nei confronti di queste problematiche. Diventare persone attente ci permette di ridare la speranza, motto di quest’anno, alle persone che vivono un momento di difficoltà».

«Ringraziamo il Rotary Marco Polo Passport per l’organizzazione di questi incontri di sensibilizzazione nel nostro territorio, e in particolare nel nostro Comune - commenta il sindaco Calzavara -. Siamo stati felici di aderire mettendo a disposizione le nostre sale, certi che saranno utili ai cittadini nostri e dei Comuni a noi vicini della Riviera del Brenta e del Miranese. Per noi amministratori è importante avere realtà associative che ci supportino nelle attività volte al benessere delle nostre comunità e che sappiano lavorare in sinergia con tutti gli enti che si adoperano per la salute fisica e psicologica delle persone».

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