L'aeroporto di Venezia cresce ancora ma rallenta: passeggeri +3,4% nel 2019
Al Marco Polo oltre 11,5 milioni di passeggeri. Sono in crescita anche Verona e Brescia, leggera flessione per Treviso
L’aeroporto Marco Polo di Venezia, terzo gateway intercontinentale nazionale, ha chiuso il 2019 con 11.561.594 passeggeri, in incremento del +3,4% rispetto all’anno precedente. È un dato positivo ma inferiore alla rilevazione dell'anno scorso, che indicava un +7,8% del 2018 rispetto al 2017. I numeri sono stati diffusi da Assaeroporti.
Aeroporto di Venezia: i dati
Tornando ai dati di oggi: nell'aeroporto di Venezia la componente di traffico internazionale è dell’87% e i vettori operativi sono oltre 50, per oltre 115 destinazioni, 10 delle quali di lungo raggio (New York JFK e Newark, Atlanta, Philadelphia, Chicago, Montreal, Toronto, Seoul, Doha, Dubai). Le prossime novità potrebbero riguardare la Cina: la società Save ha continuato a lavorare sull’attivazione di un collegamento, visto che Venezia rappresenta il primo mercato italiano non ancora servito da un volo diretto, e l'intesa siglata pochi giorni fa nell'ambito del negoziato aereo bilaterale tra l'Italia e la Repubblica Popolare Cinese rappresenta «un grande passo in avanti» verso l'obiettivo.
Il 2019 è stato caratterizzato da un consistente rafforzamento del traffico di medio raggio: ai voli già operativi su Casablanca, Tunisi e Tel Aviv si sono aggiunti i nuovi collegamenti di easyJet su Marrakech, Aqaba, Hurghada e Marsa Alam. Da settembre 2020 ci sarà pure quello verso Sharm El-Sheikh. È proprio easyJet la prima compagnia del Marco Polo per numero di passeggeri; assieme a Volotea (entrambe sono basate a Venezia), hanno fortemente contribuito al raggiungimento di questi nuovi risultati.
Gli altri aeroporti del Nord est
Andando a guardare i dati del polo aeroportuale del Nord est, che include anche Treviso, Verona e Brescia, si scopre che nel 2019 hanno volato complessivamente 18.454.413 passeggeri, in crescita del 2,8% sull’anno precedente. Il polo si conferma terzo a livello nazionale. In particolare, a Treviso sono stati 3.254.731 (-1,6% sul 2018, flessione dovuta al trasferimento da parte di Ryanair di alcune linee a Venezia); Verona ha totalizzato 3.638.088 passeggeri, in crescita del 5,2% rispetto all’anno precedente, con diversi nuovi collegamenti inaugurati: le nuove rotte stagionali estive su Amsterdam (easyJet), Birmingham (Jet2.com), Madrid (Iberia, operata nel mese di agosto), Zante e Malta (Volotea) e le nuove rotte annuali su Chisinau (Wizzair), Edimburgo e Manchester (easyJet); infine Brescia, che ha chiuso il 2019 con un saldo positivo rispetto al 2018, registrando una crescita dei volumi delle merci pari al +29,14%.
Rallenta la crescita
Secondo Assaeroporti, la crescita del traffico aereo, che conferma un trend positivo iniziato nel 2014, segna nel 2019 «un rallentamento riconducibile a diversi fattori legati alla crisi economica, alle tensioni geopolitiche e ad una sempre maggiore concorrenza da parte di scali insistenti sull’area del Mediterraneo», oltre che ad una serie di eventi contingenti, quali «la sospensione della licenza di volo dei 737MAX e gli scioperi dei controllori di volo in Francia e Germania». Per Valentina Lener, direttore di Assaeroporti, vanno portate avanti alcune azioni: il rilancio del piano cargo, l’aumento delle rotte e dei collegamenti aerei, la riduzione della pressione fiscale, la semplificazione delle procedure, lo sviluppo intermodale delle infrastrutture del Paese.