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Martedì, 30 Aprile 2024
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Venezia, un'impresa su 10 gestita da stranieri. Incidenza più alta del Veneto

Nel 2022 si è registrata una crescita complessiva del +0,16% tra imprese artigiane

Cresce il numero di imprese straniere attive sul territorio metropolitano. Complessivamente in provincia di Venezia si contano (al 30 giugno 2023) 1.675 imprese di proprietà di imprenditori stranieri, pari al 13,45% di quelle attive sul territorio. In sostanza, oltre un'attività su dieci è gestita da stranieri, dato percentuale che risulta il più alto tra le provincie venete.

Il volano dell'edilizia

A dirlo sono i dati Infocamere che scattano la fotografia dell'universo imprenditoriale veneziano che parla le lingue del mondo. Un dato che si discosta di poco dalla media regionale, pari al 12,8%, ma che delinea quali saranno gli scenari futuri del fare impresa. «La più alta percentuale regionale di imprenditori stranieri qui provincia è probabilmente dovuta all'altissima vocazione turistica del nostro territorio – commenta il presidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, Siro Martin -. Ma non solo. Buona parte di queste imprese è stata generata anche dal volano dell'edilizia, dove molti addetti stranieri con più o meno esperienza hanno fatto il salto di qualità diventando a loro volta imprenditori».

Dall'analisi dei dati regionali e provinciali, quello che balza all'occhio è che nella nostra provincia c'è sì la più alta percentuale di imprese straniere rispetto quelle esistenti, ma non il più alto numero in termini assoluti di imprenditori stranieri. Emblematico il caso di Verona (al secondo posto percentuale), che con un 12,9% di imprese straniere ne conta in valore assoluto ben 2.936, quasi il doppio di Venezia. Segue nella classifica la confinante Marca trevigiana, dove la percentuale di imprese straniere è del 12,3% sul totale, e anche qui in valore assoluto queste sono complessivamente più numerose che a Venezia, visto che si parla di 1.928 attività di proprietà di stranieri. Poi c'è Padova, con un 10,7% e 2.274 imprese, a ruota la provincia di Vicenza con il 9,9% di imprenditori stranieri alla guida di 1.379 attività. Fanalini di coda Rovigo al 9,8,% pari a 986 imprese di stranieri e Belluno con 8,8% pari a 301 attività.

Crescono le imprese artigiane nel Veneziano

Una presenza di imprenditori stranieri, quella che si registra in provincia «che ha comunque contribuito all'inversione di tendenza della nati-mortalià delle imprese registrata sul nostro territorio - Prosegue Martin – .Tra il 2021 al 2022, infatti, si è registrata una crescita del +0,16% tra imprese artigiane, corrispondente a 30 imprese attive in più, il che vuol dire che le nuove imprese che hanno aperto, oltre ad aver compensato quelle che hanno cessato sono cresciute in numero assoluto. Certo, veniamo da un decennio dove il mondo artigiano è stato rivoluzionato, e questi dati di fine 2022 non compensano il calo di imprese decennale, ma gli scenari sono in continua evoluzione e bisogno di artigiani ci sarà sempre, basti pensare alle difficoltà che ci sono oggi a trovare nell'immediato un artigiano che sia idraulico, elettricista o manutentore. Il lavoro c'è e questa professione di sicuro lo offre, ma la categoria va supportata». Soprattutto sul fronte del credito, secondo Confartigianato, l'obiettivo deve essere agevolare nuove aperture e supportare le imprese esistenti e la formazione scolastica in chiave futura. «Dalle scuole non solo escono ragazzi che rappresentano un bacino importante di mano d’opera specializzata - conclude Martin - ma anche quelle risorse umane che poi garantiranno il ricambio generazionale, altro problema ad orologeria che riguarda il settore artigiano e non solo».

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