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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Pmi, cresce l'attenzione verso la sostenibilità

Presentati a Ca' Foscari i primi dati del progetto "Transpareens", che valuta la sostenibilità delle micro, piccole e medie imprese

Il progetto europeo "Transpareens", finanziato dalla Commissione europea e coordinato dal dipartimento di Economia dell'università Ca’ Foscari Venezia, prosegue la raccolta dati per valutare le performance delle micro, piccole e medie imprese sulle tematiche Esg (ambiente, società e governance) e all’efficientamento energetico a due anni dalla sua nascita. I primi dati raccolti dalla piattaforma Synesgy, sviluppata con il partner di progetto Crif, sono stati presentati venerdì mattina presso il campus San Giobbe di Ca' Foscari.

L'impegno delle aziende sul fronte della sostenibilità

Dall'analisi, è emerso come le micro aziende - quello con meno di 10 dipendenti - siano più partecipi delle piccole (meno di 50 dipendenti) e delle medie (meno di 250 dipendenti). Sul fronte dell'impatto ambientale e del tema energetico, l'11% delle aziende intervistate dichiara di utilizzare contratti di fornitura elettrica da fonti rinnovabili, mentre il 19% ha impianti di produzione elettrica, il 40% dei quali fotovoltaici. Gli investimenti in efficientamento energetico a partire dal 2020 hanno visto l’avvio per il 15% delle aziende per un totale di 30 milioni di euro nel triennio. I settori che si sono più attivati sono quello edile e il manifatturiero.

Differenze salariali

In termini di differenza stipendiale tra uomini e donne la media è del 4,2%, con punte del 16,5% sul fronte del privato. Il campione delle prime 2000 aziende mostra che il gap varia tra il 12,4% per le micro e il 16,8% per le medie. Quindi al crescere delle dimensioni dell’azienda aumenta il divario. Per quanto riguarda la presenza femminile per livello professionale, nelle micro risulta simile a livello di quadro mentre è penalizzata sia a livello quadro che dirigenziale al crescere delle dimensioni dell’azienda. Nei consigli di amministrazione la presenza femminile è inferiore al 33% nel 62% del campione. Ampliando l’attenzione a tutti i lavoratori dipendenti, si evidenzia che solo il 3% delle aziende ha dipendenti di età media al di sotto dei 30 anni, mentre un 7% delle aziende dichiara un’età media over 50.

La piattaforma Sinesgy ha richiesto 5000 giornate di lavoro e un team di 20 persone, «che si sta rivelando un punto di riferimento non solo per la completezza dei dati e l’assoluta affidabilità ma anche proprio per la fruibilità ed essendo tutta italiana da un ulteriore forte valore aggiunto a chi la usa e al sistema Paese», ha commentato l'ad di Cribis Gruppo Crif, Marco Preti.

Per la coordinatrice del progetto, la docente di Ca' Foscari Monica Billio, «crescere senza compromettere il futuro delle nuove generazioni è la sfida dello sviluppo sostenibile ed è sempre più sentita nelle aziende, che devono però anche tenere in estrema considerazione l’importanza nel fare disclosure direttamente e attivamente. Diverse aziende non sono a conoscenza del proprio score Esg, e questo è un problema per loro ma anche perché costituiscono un asset importante per il Paese. Ciò succede per le necessità informative del sistema finanziario che deve rendicontare i livelli di sostenibilità dei propri portafogli e della propria clientela».

Un plafond di 30 milioni per le aziende

Il supporto delle realtà locali e settoriali, come associazioni e banche, è tenuto in grande considerazione dal progetto per il sostegno garantito alle pmi, è in questo senso va letta la partecipazione di CentroMarca Banca. «Il nostro istituto crede nel progetto della sostenibilità -, ha commentato il direttore generale, Claudio Alessandrini - e allo scopo ha predisposto un plafond del valore di 30 milioni di euro per agevolare le piccole e medie imprese delle province di Venezia e Treviso volte a migliorare il proprio grado di sostenibilità».

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