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Turismo, ponte di Ognissanti "sottotono" per Venezia

A pesare sugli arrivi sono l’incertezza meteo, l’acqua alta, la crisi economica, le guerre alle porte e il calendario

Il fine settimana lungo di Ognissanti dà una spinta al turismo, ma non basta. Tra il 28 ottobre e il primo novembre la città di Venezia dovrebbe registrare quasi 50mila visitatori al giorno, 40mila in meno rispetto allo scorso anno, quando il calendario della festività era più favorevole.

«Durante questo lungo week end, emerge un tasso medio di occupazione dell’offerta turistica disponibile del 72% in Veneto e dell'80% a Venezia -  sottolinea Emiliano Biraku, vicepresidente di Confesercenti Metropolitana di Venezia e Rovigo, elaborando i dati di Assoturismo sulla base di un’indagine realizzata sulle principali piattaforme di prenotazione online -. A pesare sugli arrivi sono l’incertezza meteo di ottobre, l’acqua alta, la crisi economica con alle spalle l’inflazione, le guerre alle porte e il calendario, visto che quest’anno la festa di Ognissanti cade di mercoledì, e quindi niente weekend lungo come era avvenuto lo scorso anno. Ma la domanda straniera, che conferma il buon andamento dopo i positivi risultati della stagione estiva, traina i mesi di settembre e ottobre».

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Per Confesercenti, rimane però l’esigenza di riflettere sul cambiamento climatico: una valutazione delle conseguenze del clima anomalo sulle strategie dell’accoglienza turistica ormai non è più rinviabile. «Durante la stagione estiva abbiamo registrato un leggero calo, circa l'8% di presenze ed arrivi ad agosto, in confronto con il 2022, e anche rispetto allo stesso periodo del pre-Covid, legato direttamente al caldo anomalo del periodo. Questo calo è stato recuperato nei mesi di settembre e ottobre», aggiunge Biraku. E secondo le previsioni elaborate da Assoturismo, i mesi di novembre e dicembre dovrebbero registrare un tasso medio di occupazione dell’offerta turistica disponibile del 45%. «Il cambiamento climatico sta influenzando direttamente sulla destagionalizzazione del turismo - conclude Biraku -. Tuttavia dobbiamo ammettere che la stagione estiva appena trascorsa è andata molto bene, nonostante non si siamo arrivati al tutto esaurito». Da gennaio a ottobre, Venezia ha registrato quasi 11.473.000 presenze e 5.093.000 arrivi. Il mese con più alto flusso turistico è stato il mese di luglio con 683.404 arrivi e 1.426.783 presenze.  A fine 2023 si dovrebbero registrare 12.936.000 di presenze (+12,75% sul 2022) e 5.730.000 di arrivi (+3.1% sul 2022).

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