rotate-mobile
Cultura

Dialoghi tra culture del mondo, torna il festival letterario Incroci di civiltà

Javier Cercas e Nicola Lagioia, Lilian Thuram con Ezio Mauro, Jonathan Coe e Tim Parks, la cantante Mariza: dal 29 marzo al 1° aprile Ca' Foscari porta a Venezia gli autori internazionali per un confronto su identità, cambiamenti e sostenibilità

Il festival Incroci di civiltà torna in forma completa, dopo due anni segnati dalle difficoltà della pandemia, riportando a Venezia i dialoghi tra alcuni degli autori più importanti della letteratura internazionale. Testimonianze da paesi come l'Iran, il Brasile, la Spagna, il Giappone e la Cina segneranno questa edizione (29 marzo - 1 aprile), la sedicesima, nella consapevolezza che la letteratura «è lo specchio della vita» e «un'occasione di conoscenza dell'anima degli altri», che «ci spinge ad attraversare i confini per crescere». L'organizzazione è a cura dell'università Ca’ Foscari, in collaborazione con Fondazione di Venezia e Comune di Venezia e con il sostegno di Marsilio e Fondazione Musei Civici.

Incroci di civiltà inaugura con Javier Cercas, il più importante romanziere spagnolo contemporaneo, e Nicola Lagioia, scrittore e direttore del Salone del libro di Torino (mercoledì 29 marzo, ore 17, auditorium Santa Margherita). Seguirà un programma di incontri con 26 autori da 15 paesi, in diverse sedi prestigiose della città, per un dialogo tra nazioni e culture che trae spunto dai grandi temi del nostro tempo. Nel calendario, tra gli altri, la cantante di fado portoghese Mariza, l'autrice iraniana Nasim Marashi, il danese Nikolaj Schultz, la cinese Sheng Keyi, oltre a Lilian Thuram (calciatore campione del mondo nel 1998 e presidente di una fondazione contro il razzismo) con Ezio Mauro. Gran finale con gli scrittori inglesi Jonathan Coe e Tim Parks (1 aprile, ore 20, auditorium Santa Margherita).

Fil rouge di quest’anno è costituito dai temi dell'identità, del razzismo, del rapporto tra l’individuo e gli altri. Il programma è stato presentato da Fabrizio Marrella, prorettore alle relazioni internazionali di Ca’ Foscari, l'assessore Paola Mar, Francesca Varotto, responsabile narrativa straniera Marsilio editori e Flavio Gregori, direttore di Incroci, che ha letto un messaggio di Giovanni Dell'Olivo, direttore della Fondazione di Venezia. «Incroci - ha spiegato Marrella - evidenzia l'impegno dell'ateneo per il public engagement e per le relazioni internazionali. La letteratura è un'arte ed è spesso legata a un momento storico e l'apertura mentale consente di offrire spunti utili a tutti». Un cartellone «intenso», ha fatto notare il direttore del festival, Flavio Gregori, che quest'anno «allarga la tipologia di incroci: non solo fra nazioni ma anche fra modalità espressive, con il concerto di Mariza, la più importante cantante di fado al mondo». L'evento è in programma mercoledì 29 marzo, ore 21, al teatro Malibran, con l'organizzazione di VenetoJazz. L'artista sarà inoltre ospite di una delle conversazioni.

L'importanza del festival è stata ribadita dall'assessore Mar: «È stato portato avanti anche in anni complicati, ma la negatività lascia spazio alla positività: l'espressione umana non nasce per caso, sono tempi difficili che spingono a ulteriori riflessioni. Quando qualcuno scrive racconta sempre anche di sé, attraverso riflessioni che nascono dal mondo che ci circonda. Dietro a un libro c'è un universo, l'universo dell'autore e della propria cultura».

Il festival assegnerà anche il Premio Cesare De Michelis, promosso da Marsilio Editori, Ca’ Foscari e Fondazione di Venezia, all'editore tedesco Michael Krüger, responsabile della casa editrice Hanser e della rivista "Akzente". Il riconoscimento, alla seconda edizione, premia l'editore per aver sviluppato editoriali che si sono distinti per qualità, innovazione e capacità di promozione delle culture di tutto il mondo. La giuria è presieduta da Teresa Cremisi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dialoghi tra culture del mondo, torna il festival letterario Incroci di civiltà

VeneziaToday è in caricamento