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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Filippo Dini nuovo direttore artistico della Fondazione Teatro Stabile del Veneto

La guida dei poeti, la centralità degli attori e la costruzione di un gruppo artistico che possa esaltare il lavoro della struttura del Teatro Stabile del Veneto sono i punti cardine della sua visione artistica

È Filippo Dini il nuovo direttore artistico della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. «Con la presentazione di Filippo Dini si chiude la partita apicale nella trasformazione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto, l’assetto della cui governance è ora completo – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione TSV –. Dini è uno dei nomi emergenti del palcoscenico italiano, regista pluripremiato per la sua ingegnosa creatività, attore poliedrico che è maturato nel più importante teatro stabile italiano. A lui spetterà il compito ambizioso di guidare la programmazione artistica di uno dei più importanti teatri italiani».

Gli obiettivi del nuovo direttore artistico

La guida dei poeti, la centralità degli attori e la costruzione di un gruppo artistico che possa esaltare il lavoro della struttura del Teatro Stabile del Veneto. Sono questi i punti cardine della visione artistica presentata da Filippo Dini nel suo progetto per la direzione artistica di un teatro nazionale quale il Teatro Stabile del Veneto. «Questa nuova avventura rappresenta una sfidante occasione per dare corpo alla stessa poetica che da anni porto avanti con il mio lavoro di regista e il cui primo e irrinunciabile punto è rappresentato dallo studio dei poeti - commenta Filippo Dini -. Ogni atto artistico in teatro non può e non deve prescindere dal rispetto e quindi dalla conoscenza intrinseca della vita e dello stile degli autori. D’altra parte credo che non possa esistere nessuna forma di teatro di prosa senza l’arte degli attori. Credo in un teatro di interpreti, più che in un teatro di regia. Nella mia visione il palcoscenico deve essere modello e centro di un modo di intendere e pensare la gestione di un teatro, e ha il pesante compito di ispirare, attraverso la guida dei poeti e l’arte degli attori, tutte le altre molteplici parti dell’apparato, che sono a loro volta complici e ispiratori di bellezza».

«Un nome prestigioso per un progetto ambizioso»

«Un nome prestigioso per un progetto ambizioso, fatto di responsabilità, visione, competenza e passione. Porgo le mie congratulazioni a Filippo Dini, regista genovese e attore, pluripremiato per la sua creatività, al quale spetterà il compito di guidare la programmazione artistica di uno dei più importanti enti teatrali italiani, che svolge un ruolo fondamentale nella promozione dell’identità, della cultura, delle arti e del benessere generale della nostra comunità», è il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Tra gli obiettivi del nuovo direttore artistico emerge, infine, la realizzazione di una proposta di contenuti artistici che siano competitivi con le eccellenze del teatro europeo, l’implementazione di una rete di attori e artisti italiani di altissimo livello, che considerino il TSV come punto di riferimento del loro percorso imprescindibile e fondamentale, l’ampliamento delle relazioni e degli scambi con l’Europa e una maggiore attenzione nei confronti della drammaturgia contemporanea. Il tutto senza trascurare il rapporto, già consolidato in questi anni dal TSV, con il fertile ambiente artistico del territorio veneto.

Il bilancio 2023 è un successo

La direzione artistica di Filippo Dini si inserisce a completamento di un periodo positivo del TSV, confermato dai dati del bilancio preconsuntivo del 2023: nell’anno che si sta per chiudere sono state 380 le recite di produzione, superando le 359 del 2022 e 493 le alzate di sipario effettuate dalle maestranze del TSV, in aumento anche queste rispetto al 2022. Per ben 104 volte le produzioni e coproduzioni dello Stabile sono andate oltre i confini del Veneto calcando le scene di tutti i teatri italiani. Rimane intensa quindi l’attività della produzione del TSV con oltre 40 produzioni e coproduzioni. Il 2023 è stato l’anno delle nuove poltrone in platea, del relamping, dell’efficientamento energetico del Goldoni, del Verdi dopo almeno 30 anni di mancati interventi ed ora anche delle Maddalene.

Un successo che ha interessato anche il pubblico, che è tornato a riempire le sale segnando molte serate da tutto esaurito: gli abbonamenti della nuova stagione 23/24 sono oggi 5491 contro i 4253 della precedente stagione, ma soprattutto contro i 4405 della stagione pre pandemia quindi superando del 19% il 2019. Una crescita che riguarda anche il pubblico delle scuole secondarie di secondo grado coinvolte in occasione della messa in scena di una produzione realizzata ad hoc: in due mesi, da novembre e dicembre 2023, sono stati 36 gli istituti e circa 3000 gli studenti fra i 15 e 18 anni e i docenti accolti in teatro.

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