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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Inaugurata la retrospettiva su Banksy: in mostra 3 muri originali e 70 opere

Il percorso espositivo sul writer britannico, articolato su due piani, sarà aperto al pubblico da domani, venerdì 23 febbraio, al museo M9. Al secondo piano una esposizione parallela su opere urbane di artisti locali

Il fulcro sono tre "muri" originali realizzati tra il 2009 e il 2018, ora appartenenti a collezioni private, ma il percorso espositivo si impreziosisce di oltre 70 altre opere originali. È stata inaugurata questa mattina al museo M9 di Mestre la mostra "Banksy. Painting Walls", retrospettiva dedicata all'artista britannico protagonista negli ultimi vent'anni della scena culturale internazionale. Prodotta da Metamorfosi, sarà aperta al pubblico dal 23 febbraio al 2 giugno.

L'esposizione si addentra negli scenari artistici di Banksy, controversi e di denuncia, offrendo anche uno spunto di riflessione su quella che si configura un'arte pensata per "arredare" i muri degli edifici, e che sempre più spesso viene prelevata per essere trasformata in oggetti d'arte da esporre nei luoghi di cultura. Nel presentare l'allestimento, la curatrice, Sabina De Gregori, non ha nascosto le sue iniziali perplessità nel realizzare una mostra sul writer britannico: «Ero un po' scettica perché di mostre su Banksy, ce ne sono decine al mondo», ha spiegato. Ma la differenza l'ha fatta «la presenza dei tre muri, che permettono di vedere da vicino la mano dell'autore e la sua firma», e anche per questa ragione «le ho volute trattare come tre opere archeologiche».

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Al terzo piano del museo del '900 mestrino è possibile ammirare i due muri più "anziani" dei tre in esposizione. Si tratta di Heart Boy, realizzato nel 2009 a Londra su un palazzo di Goswell Road a Islington, vicino alla stazione di Kings Cross. L'opera mostra un ragazzino a grandezza naturale con pennello sgocciolante di vernice, dopo aver dipinto un grande cuore rosa su un muro. Era stato invece dipinto nel 2010 nel Devon, sulla parete di un ristorante, Robot/Computer Boy, opera che invita le persone a riflettere sul rapporto tra uomo e macchina.

Il murales più imponente e rappresentativo, del peso di circa sette tonnellate, è invece esposto al piano terra di M9: è Season’s Greetings, apparso nel 2018 Port Talbot, in Galles, nominata in quell’anno dall'Oms la città più inquinata del Regno Unito. Il murales ritrae un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo. Fiocchi che però, girando l’angolo del muro, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone dell’immondizia in fiamme.

Oltre a Banksy, «nella scelta curatoriale, abbiamo la fortuna di avere una selezione di street artist locali, che contribuiscono ad ampliare la riflessione sui temi dell'esposizione», ha detto la direttrice di M9, Serena Bertolucci. Si tratta della mostra parallela "Dialoghi Urbani. Street art vs museo", una retrospettiva sugli artisti urbani attivi in Veneto, in esposizione nell corridoio del secondo dell'edificio. «Per radicare la mostra nel territorio - ha aggiunto quindi Bertolucci -, ogni sabato fino al primo giugno ci saranno esibizioni di street art all'aperto fuori dal museo».

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