Musolino annuncia il via ai dragaggi manutentivi dei canali
Sono lavori necessari per garantire la navigabilità di alcuni percorsi per il trasporto merci in laguna e l'accessibilità ai porti di Venezia e Chioggia. Gli escavi dovrebbero partire a settembre
Sono iniziate, a cura dell'Autorità portuale, le attività di dragaggio e manutenzione dei grandi canali della laguna di Venezia. Gli scavi interessano alcuni percorsi cruciali per le navi, tra cui il porto di San Leonardo e il canale dei Petroli (Malamocco - Marghera), oltre ai canali portuali di Chioggia. Sono opere considerate necessarie per garantire l'accessibilità delle navi merci, e quindi l'economia legata ai porti.
Economia del territorio
«Finalmente ci siamo - ha comunicato il commissario dell'Autorità portuale, Pino Musolino - Sono partiti i dragaggi manutentivi nei porti di Venezia e Chioggia. Accessibilità nautica, sostenibilità ed economia del territorio, su questo sviluppiamo il nostro lavoro quotidiano». L'inizio delle attività, in particolare, segue un accordo raggiunto tra il porto e il provveditorato alle opere pubbliche. Per ora sono state avviate le operazioni preliminari e il porto si è detto fiducioso di cominciare con gli escavi già da settembre. Non è ancora concluso, invece, l'iter che porterà al nuovo (e atteso da tempo) protocollo fanghi, ovvero l'atto ministeriale che contiene le indicazioni sulla gestione dei fondali, dei canali, degli scavi e del conferimento dei fanghi in laguna.
Risorse per Venezia
A dare una "scossa" alle operazioni è stato anche lo stanziamento, decretato nelle scorse settimane dal ministero delle Infrastrutture, di 26 milioni di euro ai porti di Venezia e Chioggia per interventi che riguardano, appunto, le opere di escavo dei canali a quota previste dal piano regolatore portuale, con relativo conferimento dei sedimenti, oltre ad alcuni lavori da realizzare al Molo Sali di Porto Marghera. Nel frattempo si è stabilizzata anche la gestione della struttura portuale, con Pino Musolino nominato commissario dal ministro delle Infrastrutture dopo un periodo di stallo dovuto alla mancata approvazione del bilancio.