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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Lavori al pontile del ferry di Pellestrina, artigiani: «bloccati, serve un tavolo». Mozione Pd

Linea 11 tra Lido e Pellestrina interrotta dal 9 al 27 novembre per rifacimento dei gruppi pali. I consiglieri del Pd impegnano sindaco e giunta a ridurre i disagi

Scatta la petizione degli artigiani a Pellestrina per il blocco del ferry determinato dai lavori di manutenzione del pontile Actv di Santa Maria del Mare, la linea 11 tra Lido e Pellestrina, interrotta dal 9 al 27 novembre. A mobilitare la cittadinanza e gli operatori commerciali con una raccolta firme è Confartigianato imprese Venezia, che attraverso il delegato di Pellestrina Simone Crosara a giorni presenterà il documento e tutte le adesioni raccolte all’amministrazione comunale, chiedendo la convocazione di un tavolo tecnico coordinato dal Comune con i responsabili di Actv e tre rappresentanti delle attività produttive per trovare un accordo sulla revisione del cronoprogramma elaborato da Actv.

«Una semplice revisione nei tempi d’operatività dei cantieri è quello che si vorrebbe chiedere, «che includa anche le esigenze dei cittadini e dei lavoratori. Dalla chiusura dell’approdo del ferry boat – dice Enrico Vettore, responsabile dell'ufficio sindacale di Confartigianato Venezia - oltre 70 aziende artigiane e non, con sede nell’isola di Pellestrina e operanti nell’ambito dei servizi al patrimonio abitativo, nel comparto alimentare e nei servizi alla persona, sono gravate da questo ulteriore problema, che rende ancora più pesante una già difficile situazione lavorativa compromessa dagli eventi atmosferici dello scorso anno e gli effetti dell’emergenza sanitaria».

«Non discutiamo certo sulla necessità di questi lavori ma sul metodo con cui è stato deciso un piano lavori per nulla condiviso con la popolazione e le categorie produttive e che per questo sta creando troppi disagi e malcontento – aggiunge l'imprenditore Andrea Vianello di Confartigianato Venezia sezione Pellestrina - Con la richiesta di questo tavolo vogliamo semplicemente fare quello che andava fatto e non è stato fatto, ovvero analizzare e capire anche le difficoltà e le necessità dei residenti e degli operatori. Necessità finalizzate non al fermo dei lavori, ma semplicemente al farli con metodo, attenuando il più possibile il pesante contraccolpo economico determinato dal blocco dei ferryboat. Abbiamo cercato di dialogare con l’Actv in merito alla questione, ma finora sono arrivate risposte vaghe ed evasive. Eppure le richieste sono improntate alla massima collaborazione, come posticipare l’inizio giornaliero dei lavori alla tarda mattinata, consentendo a chi lavora la necessaria mobilità e gestire l’eventuale recupero nelle giornate festive e prefestive, visto che in questo periodo il turismo di massa difficilmente vorrà a tutti i costi approdare a Pellestrina».

Sulla questione 5 giorni fa i consiglieri comunali del Pd Alessandro Baglioni, Monica Sambo, Pier Paolo Baretta, Emanuele Rosteghin, Emanuela Zanatta, Paolo Ticozzi e Giuseppe Saccà hanno depositato una mozione in Consiglio comunale. «Secondo il comunicato Actv - scrivono - la linea funzionerà in questo modo: “da lunedì 9 a venerdì 13 novembre, da lunedì 16 a venerdì 20 novembre e da lunedì 23 a venerdì 27 novembre 2020, dalle 9 alle 17, e comunque fino al completamento dell’intervento, sospeso il servizio per permettere il rifacimento dei gruppi pali prospicenti all’approdo. Regolare il servizio con nave traghetto nelle fasce orarie del mattino e della sera-notte, così come nei fine settimana (sabato e domenica), con ultima corsa regolare con ferry boat alle 8.50 da Alberoni e prima corsa regolare con ferry alle 17.30 da Alberoni, e servizio sostitutivo, solo passeggeri, cicli, e motocicli fino a 50 cavalli, nella tratta Alberoni-Pellestrina e viceversa, tramite moto battello foraneo". La mozione impegna sindaco e giunta - concludono - ad intervenire presso Actv al fine di individuare modalità alternative di intervento, valutando la possibilità di utilizzo dell’approdo preesistente e la modalità di lavoro notturno, nonché la riduzione delle giornate di disagio».


 

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