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Martedì, 19 Marzo 2024

Ecco come sono rientrati nell'alloggio pubblico. Ater: «Servono sgomberi»

La porta del garage lacerata e la maniglia divelta. «Non ci hanno messo tanto a riprendere possesso dell'appartamento». Il racconto dal quartiere Pertini

I vicini di casa spaventati, i forti rumori alle 2 del mattino: gli occupanti abusivi dell'appartamento Ater di via Camporese nel quartiere Pertini, sono ritornati alla carica. La porta del garage squarciata, sul retro dell'immobile, la maniglia divelta, e la famiglia sinti, che nel rione è già nota perché ha preso possesso dell'immobile a più riprese, nella notte fra lunedì e martedì è tornata a insediarsi nella solita abitazione. (Nel video l'appartamento occupato e il presidente del comitato del quartiere Pertini, Giorgio Rocelli).

Il comitato

«Hanno spaventato tutto il vicinato - racconta Giorgio Rocelli del comitato di quartiere -. Abbiamo avvisato l'Ater, ma è chiaro che qui ci vuole l'intervento della forza pubblica. Sono 5 anni che queste persone vanno e vengono, ogni volta causando danni e spaventando gli altri inquilini. In modo che tutti gli sforzi fatti per migliorare il quartiere e sottrarlo al degrado, vengono vanificati».

L'Ater

«Le occupazioni abusive vanno punite - dice Raffaele Speranzon presidente dell'Ater -. Noi non disponiamo di un apparato di pubblica sicurezza che intervenga a liberare le case abitate illegalmente. Ma se non sono chiare le conseguenze penali di questo tipo di azioni, se passa il messaggio che rimangono impunite, manca un deterrente. Le persone che agiscono nell'illegalità sono capaci di usare in maniera indegna il pretesto della presenza di minori per arrogarsi il diritto a restare nell'immobile. E dico che ne va dell'incolumità anche questi bambini a seguito delle imprese sconsiderate degli adulti, come quella di infilarsi tra le lamiere lacerate di un basculante rischiando di ferirsi. Ciò che possiamo fare è continuare a denunciare alla questura. Di sicuro non possiamo murare gli appartamenti per evitare che vengano occupati, perché in questo modo non potremmo più disporne. Con il quartiere abbiamo già preso l'impegno di installare, e presto partiranno i lavori, 34 telecamere di sorveglianza, continuando a stare dalla loro parte nella lotta all'illegalità».

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