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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Siccità, nuova ordinanza del presidente Zaia

Il provvedimento ha l’obiettivo di garantire la dotazione idrica presente nei bacini e nei fiumi per il fabbisogno umano e irriguo

Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato un’ordinanza per fronteggiare il persistente ed eccezionale periodo di siccità con cui vengono stabilite ulteriori misure necessarie sia per la gestione della risorsa idrica che per la salvaguardia della salute pubblica. Il documento mette in evidenza che c’è un generale peggioramento del quadro complessivo con situazioni particolarmente gravose nei distretti del Brenta e del territorio orientale della Regione e che la risalita del cuneo salino, non solamente lungo il Po, ma anche lungo l'Adige in ragione delle portate ridotte, anche al di sotto di 50 mc/sec, ha acutizzato la criticità in materia di approvvigionamento idropotabile. La risalita del cuneo salino in occasione della crisi idrica in corso, inoltre, si è manifestata su tutta la rete idraulica superficiale del Veneto orientale, interessando il Piave, il Livenza e il Tagliamento.

L'ordinanza tiene conto anche delle più recenti determinazioni dell’Osservatorio per la risorsa idrica del bacino del Po e delle Alpi Orientali. In particolare, viene preso atto della estensione dello stato di severità idrica elevata per tutto il territorio Veneto e quindi anche per il bacino dell'Adige. In questo contesto l’ordinanza ha l’obiettivo di garantire la dotazione idrica presente nei bacini e nei fiumi per il fabbisogno umano e irriguo, fornendo contemporaneamente anche delle risposte efficaci al mondo agricolo che sta subendo un periodo di grande sofferenza per il reperimento dell’acqua e la conseguente irrigazione delle terre. L'ordinanza, inoltre, attribuisce ai sindaci veneti la funzione di controllo e di adottare, a loro volta, ordinanze locali anche finalizzate a continuare a tenere spente, laddove sia possibile, le fontane pubbliche. 

Un appello arriva anche da Veritas. «Il nostro territorio si trova in uno stato di severità idrica e di crisi. Tuttavia, se non sarà possibile ricaricare le nostre fonti di approvvigionamento sarà necessario adottare provvedimenti di limitazione dei consumi, anche drastici - spiegano in una nota -. E’ quindi necessario che tutti i cittadini utilizzino l’acqua con estrema attenzione, riducendo i consumi ed eliminando gli sprechi.

Veritas ha invitato tutti i cittadini ad adottare alcune buone pratiche per risparmiare acqua semplici e di immediata applicazione:

  • Riparare tutte le perdite (anche le più piccole) dai rubinetti e dagli scarichi del wc: una goccia al secondo può far sprecare circa 17 litri d'acqua al giorno.
  • Utilizzare sciacquoni dei wc a scarico differenziato: riducono la quantità di acqua erogata e il costo di sostituzione dei vecchi sciacquoni si ripaga in breve tempo con il minor consumo di acqua.
  • Installare sui rubinetti i riduttori di flusso: miscelano aria e acqua e danno la sensazione di maggiore forza del getto, pur riducendo il consumo idrico.
  • Fare la doccia invece del bagno: per ogni minuto di doccia occorrono 15 litri d'acqua, per riempire una vasca ne servono circa 150.
  • Non lasciare scorrere inutilmente l’acqua, ma aprire i rubinetti solo quando serve, ad esempio per il risciacquo dei denti, dei capelli o del rasoio da barba.
  • Raccogliere in una bacinella l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura e riutilizzarla per annaffiare le piante.
  • Annaffiare le piante e i giardini alla sera o di notte: l’evaporazione sarà minore, quindi servirà meno acqua. Inoltre, raccogliere l’acqua piovana e usarla per questa operazione.
  • Utilizzare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico: con un lavaggio settimanale in meno sarà possibile risparmiare in un anno 5.000 litri di acqua e centinaia di euro di energia elettrica.
     
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