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All’ospedale di Mirano il lettino che semplifica l’ecografia ai disabili

La donazione dell’onlus "La colonna" è l’idea di un paziente mieloleso che fa abitualmente quell’esame

Un lettino ergonomico e motorizzato che rende d’un tratto semplice la radiografia e l’ecografia a chi ha problemi di deambulazione. È arrivato questa estate all’ospedale di Mirano grazie a una donazione dell’associazione “La colonna lesioni spinali onlus” ed è già apprezzato da una ventina di pazienti al giorno. Installato e in uso nel reparto di Radiologia, è stato posizionato nell’ambulatorio delle ecografie.

La proposta

Tutto è nato la primavera scorsa, quando l’Ulss 3 Serenissima ha accolto il desiderio di un suo paziente mieloleso. Ogni anno Giancarlo Volpato si presentava negli ambulatori del reparto di radiologia per il consueto controllo ecografico, «ma il lettino standard per effettuare l’esame rendeva faticoso il passaggio dalla sedia alla posizione da steso: era troppo alto per una persona che soffre di lesioni spinali», racconta il giovane presidente dell’associazione La colonna. È lui ad aver proposto all’Azienda sanitaria, tramite l’onlus di cui fa parte, di donare questo lettino di nuova generazione dal valore di 1.100 euro, prima ancora di sapere che l’Ulss stava già provvedendo ad ordinare altri lettini dello stesso tipo con cui dotare i suoi presidi ospedalieri. L’associazione ha comunque deciso di procedere con il suo gesto. «Ho comunicato ai radiologi la mia volontà di acquistare un lettino che potesse essere comandato elettricamente e avesse la possibilità di alzarsi e abbassarsi, regolandosi nello schienale. Gli specialisti ne hanno parlato con il primario Andrea Bruscagnin e poi con la direzione dell’Azienda sanitaria. Alla donazione ha contribuito anche Mirano nuoto. Così quest’estate siamo stati felici di consegnare a questo reparto il nuovo lettino. E ho avuto modo di testarlo i primi di agosto: ora affrontare l’esame per me è molto più semplice, e lo sarà per tutte le persone con delle difficoltà motorie, non solo per coloro che hanno un problema grave come il mio». «L’Azienda sanitaria è sempre grata della vicinanza dei pazienti, delle associazioni di volontariato e delle varie realtà sociali del territorio - dice il direttore generale Giuseppe Dal Ben -. Un calore e una vicinanza che esprimono nei confronti del nostro lavoro anche in momenti complessi come quello della pandemia che stiamo vivendo. Questo gesto si inscrive all’interno dei tanti attestati di stima e nei tanti gesti di generosità che ci vedono destinatari ogni giorno».

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