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Sicurezza delle acque interne, Venezia è un modello

La Municipale sempre più in sinergia con gli altri corpi di polizia

Focus sul controllo e la sicurezza nelle acque interne, al convegno organizzato dalla questura di Venezia, mercoledì. Al Salone delle conferenze della Regione si è fatto il punto sulle diverse normative e metodi di gestione della materia, confrontando esperienze locali con quelle nazionali ed estere.

Italia e Francia

Al tavolo il questore Maurizio Masciopinto, che ha presentato il modello di coordinamento veneziano, l'assessore comunale alla Sicurezza urbana, Giorgio D'Este, il presidente dell'Autorità di Sistema portuale Pino Musolino, che ha parlato del ruolo del Porto nel sistema di sicurezza della laguna, e il vicecapo della polizia preposto all'attività di coordinamento e pianificazione, Alessandra Guidi. Ospite, il direttore della brigata fluviale della polizia nazionale francese, Catherine Ashworth, che ha trattato le competenze della brigata nella regione di Parigi. 

Il modello coordinato veneziano

«Consci che i cittadini chiedono in primis un maggior controllo del territorio – ha spiegato D'Este – abbiamo cercato di lavorare su questo ambito, rafforzando e ringiovanendo il corpo di polizia locale, adeguando alle nuove esigenze il Regolamento che lo disciplina, dotandolo di ulteriori strumenti operativi, (come il nuovo sistema di controllo del traffico acqueo) e mettendolo sempre più in sinergia con gli altri corpi, anche grazie alla nuova centrale operativa del Tronchetto. Un lavoro che stiamo portando avanti con la collaborazione di tutti gli agenti e del comandant Marco Agostini».

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