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Biennale architettura 2020: condivisione per superare le crisi mondiali

Il curatore Hashim Sarkis l'ha presentata oggi in live streaming. Si svolgerà dal 23 maggio al 29 novembre, con 63 partecipazioni nazionali, e sarà la prima del nuovo presidente Cicutto

How will we live together? è il titolo della Biennale Architettura 2020, in programma a Venezia (Giardini e Arsenale) dal 23 maggio al 29 novembre, con pre-apertura il 21 e 22 maggio. La mostra è a cura di Hashim Sarkis, che l'ha presentata stamattina in live streaming dal suo ufficio a Cambridge (Massachusetts), negli Usa, circondato da giovani collaboratori di tutto il mondo. La sua presenza a Venezia è rinviata a causa del coronavirus. Il tema è il titolo stesso, una domanda aperta che esprime l'intenzione di cercare soluzioni concrete e di farlo assieme, collettivamente, con l'inclusione di altri popoli e di altre specie. La parola "live" non esprime solo il concetto di "esistenza" ma quello di «fiorire, abitare ed esprimere la vita».

Biennale architettura 2020

Il presidente uscente Paolo Baratta ha introdotto la presentazione da Venezia, anche lui in streaming: la parola dominante di questa edizione è, appunto, together, "insieme". Nella condivisione - dei princìpi, degli orizzonti e dei progetti - si affrontano i problemi e anche i cambiamenti e le paure della nostra epoca, suggerisce Baratta: una visione confermata dall'altro capo dell'oceano dall'architetto di origini libanesi, da sempre interessato al tema delle diseguaglianze sociali, alle questioni di inclusione, alle emergenze ambientali. Baratta ha parlato dell'architettura come «riferimento di un vasto impegno interdisciplinare e di un vasto impegno interculturale e politico, una sorta di chiamata alle armi». Mentre i mutamenti in corso chiedono «nuove visioni e nuovi progetti». A queste sfide del vivere sempre in relazione con gli altri intorno a sé punterà a rispondere la mostra. Ad inaugurarla, al posto di Baratta, che lascia dopo tanti anni, ci sarà il successore Roberto Cicutto. Tornando a Venezia, ha detto Sarkis, «quest'anno dedicheremo una stanza a quessta incredibile città, dal titolo "Coming together in and around Venice": intendiamo celebrare la resilienza della città, la sua ospitalità  e il suo esempio di come si vive insieme».

Mostra ai Giardini, Arsenale e Forte Marghera

La mostra si articolerà tra il padiglione centrale ai Giardini, l’Arsenale e Forte Marghera, includendo 114 partecipanti in concorso provenienti da 46 paesi, con una rappresentanza crescente da Africa, America Latina e Asia. Oltre ai partecipanti invitati, la Biennale Architettura 2020 comprende Stations + Cohabitats, ricerche fuori concorso sui temi della Mostra sviluppate da ricercatori di università di tutto il mondo. Organizzata in cinque scale tra Arsenale e padiglione centrale ai Giardini, la mostra presenta anche grandi installazioni collegate a ognuna delle cinque scale che si disporranno negli spazi esterni dell’Arsenale e dei Giardini. Cinque architetti e un fotografo di architettura sono infine gli autori del progetto dedicato al gioco a Forte Marghera, che si chiamerà: "How will we play together?". Sono 63 le partecipazioni nazionali, tre per la prima volta: Grenada, Iraq e Uzbekistan.

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