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La stagione stellare (e sempre più popolare) del Teatro stabile del Veneto

Venezia e Padova: oltre 50 titoli per più di 220 serate di spettacolo, 16 spettacoli prodotti dal Tsv, 7 nuove produzioni e 5 debutti in prima nazionale. Sul palco temi di attualità come le banche popolari e la devastazione dei boschi veneti. A Venezia l’inaugurazione con il ritorno di Marco Paolini

Più 15 per cento di pubblico e più 35 per cento di abbonati: parte da questi dati la nuova stagione del Teatro stabile del Veneto, forte dei successi dello scorso anno e pronto a rilanciare con un cartellone stellare. Non solo perché ricorre il 50° anniversario dall'allunaggio di Armstrong, ma anche perché le star sul palcoscenico sono tante e di certo contribuiranno, come auspica il presidente Giampiero Beltotto, a rendere il teatro a Venezia e Padova ancor più popolare: «Siamo felici di questi numeri - ha detto -. Significa che essere al servizio del pubblico sta pagando ed è questo che rende il teatro inclusivo: non vogliamo un teatro elitario, vogliamo il teatro del popolo». Significa anche, come ribadito in conferenza stampa, che il teatro veneto è in grado di rialzarsi dal brutto colpo del declassamento e puntare sempre più in alto. Per dire: in queste stesse ore è stato deliberato l'ingresso del teatro Del Monaco di Treviso nel Tsv.

I numeri

Eccola, la stagione stellare del Teatro Stabile del Veneto per il 2019/2020, nelle sale del Goldoni di Venezia e dei teatri Verdi e Maddalene di Padova: tra le due città verranno ospitati più di 50 titoli per oltre 220 serate di spettacolo. Di questi, 35 sono gli spettacoli della stagione teatrale in abbonamento (21 in totale a Padova, tra il Teatro Verdi e il Teatro Maddalene, e 14 a Venezia). E poi i cartelloni continuano ad essere arricchiti da titoli della stagione di danza, Evoluzioni, con 11 spettacoli in totale, e da quelli della rassegna Divertiamoci a teatro, che a partire da questa stagione sarà anche al Goldoni con un totale di 13 appuntamenti nelle due sale e 10 campioni di comicità.

Le produzioni

Le produzioni dello stesso Stabile restano centrali: 16 spettacoli (il doppio rispetto alla scorsa stagione) con 7 nuove produzioni e 5 debutti in prima nazionale. Titoli che portano sotto i riflettori del palcoscenico temi d’attualità dando grande spazio alla drammaturgia contemporanea con autori veneti come Romolo Bugaro, che in Una banca popolare porta una riflessione sul sistema bancario veneto e sulla sua crisi, e Matteo Righetto con due spettacoli: Da qui alla luna, progetto di teatro civile diretto da Giorgio Sangati che debutta in prima assoluta sul palco del Verdi dando voce con Andrea Pennacchi, Giorgio Gobbo e l’Orchestra di Padova e del Veneto al dramma della montagna devastata dalla tempesta Vaia; e Savana Padana, la black comedy diretta da Stefano Scandaletti. Giovanissima e padovana è la compagnia Amor Vacui che torna con Intimità a interrogarsi sulla comune tendenza a ripetere nelle relazioni gli stessi schemi di comportamento, replicando inesorabilmente gli stessi errori. Alla voce del giornalista, scrittore e filosofo Marcello Veneziani e alle note dell’Orchestra di Padova e del Veneto è affidato il racconto di 1919, anno fondativo del nuovo ordine mondiale in uno spettacolo evento prodotto dallo Stabile che aprirà in anteprima la stagione del Verdi. Dagli autori locali alla scena internazionale, per questa stagione le produzioni dello Stabile del Veneto portano sui palcoscenici di Padova e Venezia artisti geniali e collettivi rivoluzionari come il coreografo, regista e scenografo belga Jan Fabre con The Night Writer, il tedesco Ferdinand Von Schirach autore di Terror e la compagnia catalana Agrupación Señor Serrano con Kingdom. Ad arricchire i cartelloni dei teatri sono poi produzioni e co-produzioni che spaziano dal teatro di prosa al teatro musicale, dalle sperimentazioni teatrali alla danza contemporanea, con originali riletture di classici come Orestea di Anagoor, Tempesta di Aterballetto, Don Chisciotte di StivalaccioTeatro, Il giardino dei ciliegi di Alessandro Serra e Morte di un commesso viaggiatore, che in questa versione diretta da Leo Muscato debutta al Verdi in prima nazionale con Alessandro Haber e Alvia Reale, o della letteratura come La donna Leopardo di Michela Cescon che porta a teatro l’ultimo romanzo di Alberto Moravia e, inseriti nel sempre più ricco filone goldoniano, La Casa Nova con la Compagnia Giovani del Teatro Stabile del Veneto diretta da Giuseppe Emiliani e I due gemelli veneziani in prima nazionale al Goldoni per la regia di Valter Malosti. 

I protagonisti

I cartelloni coinvolgono tra gli spettacoli della stagione teatrale artisti amati dal grande pubblico come Marco Paolini, che aprirà la stagione veneziana con lo spettacolo Nel tempo degli dei per la regia di Gabriele Vacis, Ale e Franz, Ascanio Celestini, Vincenzo Salemme e Alessandro Haber, autentici protagonisti della grande tradizione attorale come Franco Branciaroli, Mimmo Borrelli e Sebastiano Lo Monaco, e l’incomparabile talento di donne di teatro quali Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, e Arianna Scommegna. Prosegue il percorso di ricerca dedicato al dialogo tra le arti, con l’obiettivo di mischiare le carte e abbattere gli steccati tra generi (teatro, danza, musica) per accogliere forme capaci di sorprendere ed emozionare lo spettatore. Il cartellone principale accoglie, infatti, una presenza importante di spettacoli di danza con Rocìo Molina e Aterballetto. Da segnalare anche la presenza di registi dal segno forte e innovativo come Valter Malosti, Carmelo Rifici, Leo Muscato, Alessandro Serra, Andrea Chiodi, Simone Derai e Serena Sinigaglia protagonisti di allestimenti originali che danno nuove chiavi di lettura a classici senza tempo, da Eschilo a Molière, da Shakespeare a Cechov.

Evoluzioni, stagione di danza

Sono 11 invece i titoli selezionati per la quarta edizione di Evoluzioni, la Stagione di danza dello Stabile del Veneto, che in questi anni ha visto crescere costantemente il pubblico della danza. Un’edizione che propone riletture di classici e contaminazioni di generi nel segno della più evidente multidisciplinarietà, ospitando, oltre a Rocìo Molina e l’Aterballetto, artisti e compagnie espressione di una ricerca continua di codici e segni come Virgilio Sieni e Mimmo Cuticchio, Roberto Castello e Andrea Cosentino, Cristiana Morganti, le compagnie Naturalis Labor e Tango Brujo, il Balletto di Mosca e il Balletto di Roma.

Divertiamoci a teatro ed Eventi Speciali

Immancabile poi il ritorno a Padova della rassegna Divertiamoci a teatro che in questa Stagione debutta anche a Venezia con campioni della comicità come Nino Frassica, Angelo Pintus, Enrico Bertolino, Lillo e Greg, Ennio Marchetto, Debora Villa, Giuseppe Giacobazzi, gli Oblivion, Marco e Pippo e Francesco Piccolo con Pif. Completano cartellone veneziano gli appuntamenti di Concerti ed Eventi Speciali con il ritorno sul palcoscenico del Goldoni di Giovanni Lindo Ferretti, l’esibizione delle tradizionali danze giapponesi della scuola Amatsu, le duecento voci della Big Vocal Orchestra e dei Vocal Skyline.

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