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C'è il rischio che le scuole riaprano in ottobre, dice Zaia

Il governatore ha spiegato di condividere le proteste del mondo dell'istruzione e ha invocato linee guida "sostenibili" per la riapertura in sicurezza

«C'è preoccupazione per quanto sta accadendo nel mondo della scuola»: così ha aperto il punto stampa di lunedì 8 giugno il governatore Luca Zaia, che ha parlato delle difficoltà nella ripartenza dell'istruzione e della possibilità di un ritardo nell'avvio del prossimo anno scolastico. «Noi auspichiamo che avvenga dopo le elezioni - ha detto - ma se le date sono quelle che stanno circolando vuol dire che questo avverrà per la fine di settembre o i primi di ottobre. Considerato che le lezioni in aula sono bloccate da fine febbraio, 7/8 mesi di stop prima della ripartenza non mi sembrano una cosa normale».

Proteste

«Condivido la protesta e lo sciopero in corso - ha detto ancora - perché è giusto riaccendere i riflettori sulla scuola. Va riconosciuto il merito a dirigenti e insegnanti per aver messo in piedi la didattica a distanza in una situazione di totale emergenza e alle famiglie degli studenti per essersi adattati al cambiamento». Oggi, 8 giugno, è in corso a livello nazionale uno sciopero dei lavoratori della scuola, che si dicono preoccupati per la ripresa delle lezioni in presenza «senza impegni che soddisfino il rispetto delle condizioni di sicurezza», a partire dal potenziamento degli organici che sarà probabilmente necessario: una delle ipotesi fatte dal comitato tecnico scientifico, infatti, è quella di garantire classi con un numero ridotto di alunni (quindi più classi e quindi più insegnanti).

Linee guida per la riapertura

Sulle misure di sicurezza da adottare in aula, il governatore ha commentato: «I ragazzi vanno messi in sicurezza, le linee guida vanno adottate, però devono essere sostenibili: non si può tornare a fare lezione con i plexiglass. Il Veneto vuole costruire nuove linee guida alternative, mantenere attivo il dialogo in maniera costruttiva e mettere in condizioni insegnanti e studenti di fare scuola in maniera sensata senza tenerli sotto una campana di vetro con misure inapplicabili». «Prima del 15 giugno - ha anticipato Zaia - dovrebbe arrivare un nuovo Dpcm che regolarizza le altre riaperture».

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