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Restrizioni, Confartigianato: «Un circo senza logica del cambia color, troppi artigiani non ci saranno più»

Chiare le parole del direttore della Confartigianato Venezia Gianni De Checchi. Intanto gli artigiani veneziani si affidano all’e-commerce per provare a resistere

«I veneziani ce la stanno mettendo tutta con idee, risorse e progetti, l’ultimo dei quali il portale per la vendita on line eBotteghe, ma questo pare non basti. Restiamo immersi nell’inverno più pesante del secolo per la nostra economia artigiana; micro e piccoli imprenditori sono senza ristori, c’è chi da un anno a questa parte ha incassato poco più di una manciata di euro in una città d’arte che un tempo affogava nel turismo oltre il sostenibile ed oggi è diventata come il deserto dei tartari».

Molti artigiani non ci saranno più

Brutalmente e senza filtri, questa è la fotografia che il direttore della Confartigianato Venezia Gianni De Checchi scatta a poche ore allo scoccare delle nuove restrizioni: «Un circo senza logica dei tira e molla del cambia color; che oltre ad essersi dimostrato una strategia di contenimento sanitario dagli scarsissimi risultati, con la sua ballerina applicazione, impedisce qualsiasi tentativo di programmazione. Il tessuto economico, quel poco rimasto, sta cercando di reagire, ma se dal Governo e dall’amministrazione comunale arrivano solo pochi aiuti ed idee disordinate e confuse temiamo che troppi artigiani non ci saranno più». Eppure il nostro artigianato è, e rimane, merce interessante. Lo dimostrano i dati del portale eBotteghe, una delle tante idee veneziane per uscire dallo scacco della crisi. Fondato da Behind Venice in partnership con Confartigianato Venezia e reso operativo da novembre, per chi ci ha creduto sta portando i primi risultati. Le aziende veneziane iscritte sono passate dalle 20 iniziali alle 40 di oggi, e un’altra trentina di realtà si stanno iscrivendo a questa piattaforma di vendita on line.

Il portale

«Confartigianato – spiega Andrea Bertoldini, presidente dell'Associazione artigiani di San Lio - ha deciso di scendere in campo aderendo con convinzione a questo progetto per varie ragioni: mettere a disposizione degli artigiani uno strumento in grado di sostenere vendite oggi di fatto azzerate, raccontando anche cosa vuol dire il singolo manufatto artigianale, dandogli un’identità non "mordi e fuggi" ma di qualità, come vorremmo fosse il turismo da ridisegnare finita questa emergenza sanitaria». L’appello al mondo artigiano veneziano - nell’attesa che Governo e amministrazione si accorgano di questa sofferenza non solo a parole - è dunque quello di aderire il più possibile a questo portale, per ora unico ponte verso la clientela mondiale. Peraltro l'inserimento delle aziende è gratuito; gli unici costi a carico degli artigiani sono a merce acquistata, ossia quelli di versare una provvigione a chi gestisce il sito solo sul venduto. Inoltre, per chi è iscritto alla Confartigianato Venezia, sono previste ulteriori agevolazioni sulle spese di gestione degli ordini e di spedizione stessa dei prodotti.

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