rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Il nuovo progetto / Lido

L'ex ospedale del Lido diventa "Mare": un polo tecnologico per il settore medico

Al via il progetto di recupero e rifunzionalizzazione della struttura al Lido di Venezia

Un hub per attrarre talenti e imprese internazionali, favorendo la cooperazione tra università, ricercatori e aziende. Un parco tecnologico che si concentrerà sullo sviluppo di applicazioni innovative e di intelligenza artificiale per il settore medico. Dopo l'accettazione dell'offerta vincolante per l'acquisto dell'ex ospedale al Mare del Lido da parte di Cdp Real Asset, lo scorso anno, Mare, un progetto voluto dall'imprenditore tedesco Frank Gotthardt, è stato ora presentato ufficialmente al pubblico.

Il progetto rifunzionalizzerà lo storico compendio dell'ex ospedale dell'isola veneziana, un'area di 48mila metri quadri abbandonata da anni. Il sito era stato acquisito da Cassa Depositi e Prestiti nel 2017 e successivamente, nel 2018, oggetto di una trattativa con due società che avevano proposto la costruzione di due resort turistici. Poi, complice la pandemia, l'accordo era sfumato. Il nuovo progetto presentato da Gotthardt, come fa notare il sindaco, risolve una situazione «che era bloccata da 40 anni», permettendo di «chiudere i conti con il passato e costruire un polo sanitario».

Secondo i promotori, il piano sarà attuato «nel rispetto dell'ecosistema e dei criteri di conservazione» del sito. Il campus è progettato per ospitare quasi mille ricercatori e dipendenti, offrendo strutture residenziali, ristoranti, un centro fitness e un asilo. Allo stesso tempo, assicura l'imprenditore, saranno restituiti alla fruibilità pubblica luoghi iconici come il Teatro Marinoni e la Chiesa di Santa Maria Nascente. La variante urbanistica prevede anche la rinuncia della capacità edificatoria nell’area della Favorita di 12mila metri quadrati previsti dal 2012, per destinarli ad aree per spazi verdi pubblici attrezzati per il gioco e lo sport.

Mare technopark, il progetto

Nuova vita a un luogo per anni abbandonato

Frank Gotthardt, fondatore di CompuGroup Medical, immagina Mare come «un ecosistema vibrante per l'industria della sanità digitale. Ho dedicato tutta la mia vita - spiega - alla ricerca e allo sviluppo delle tecnologie più innovative per sostenere gli operatori sanitari e garantire migliori condizioni di salute alle persone, perché credo fermamente che le corrette informazioni mediche, nel posto giusto al momento giusto, possano salvare la vita, prevenire le sofferenze e aiutare a curare le malattie. Negli anni Trenta, l’Ospedale al Mare ha curato migliaia di persone ogni anno; presto Mare consentirà di migliorare la salute e di offrire nuove possibilità di cura a milioni di persone in tutto il mondo».

«Dopo anni di lavoro fatto in silenzio – ha sottolineato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – si concretizza un percorso che rigenererà e darà una nuova vita ad un luogo per anni abbandonato, ma che rappresenta un simbolo per il Lido e per l’intera Venezia. Un progetto che punta alla conservazione e valorizzazione delle strutture e che garantirà non solo la salvaguardia del monoblocco e dei servizi offerti ma anche la possibilità, in un prossimo futuro, di mantenerli e valorizzarli all’interno di una struttura ancor più moderna e funzionale».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'ex ospedale del Lido diventa "Mare": un polo tecnologico per il settore medico

VeneziaToday è in caricamento