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Speranzon: «Attività sportiva per i giovani come antidoto alle baby gang»

In provincia di Venezia ci sono oltre 1300 associazioni legate al mondo dello sport. Causa Covid in quest'ultimo anno c'è stato un tracollo degli iscritti, in media del -30%

Incentivare l'attività sportiva tra i giovani e supportare, con finanziamenti ad hoc, le famiglie nello spingere i ragazzi a praticare attività motorie, anche come terapia sociale antibullismo e baby gang. Questo l'obiettivo dell'ultima proposta di legge presentata dal consigliere uscente e capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Raffaele Speranzon.

La proposta depositata a fine settembre consiste in un'integrazione della legge già in vigore, prevedendo ulteriori aiuti economici per le famiglie con basso Isee, in modo da consentire ai figli minorenni di iscriversi a corsi o palestre e avere così un'alternativa positiva al rischio “cattive compagnie”. “Lo sport è salute non solo fisica, ma con i suoi valori anche sociale – commenta Speranzon – e mai come oggi allontanare dalla strada i ragazzini in balia dei cattivi esempi può essere una buona pratica in più, anche per arginare la piaga delle baby gang. Questi giovani, spesso annoiati, non avendo nulla da fare seguono la moda di atteggiarsi a criminali, creando con i loro comportamenti tensioni sociali e di ordine pubblico che allarmano i cittadini, e che in alcuni casi li vedono compiere reati talmente gravi che li marchieranno a vita”. Di fatto la proposta di legge depositata in presidenza del consiglio prevede a livello veneto lo stanziamento di 150mila euro, per gli anni 2023-2024, per l’iscrizione, la frequenza e l’acquisto o noleggio di quanto necessario per lo svolgimento delle attività sportive, sia dei figli minori e sia, prioritariamente, per i minori con disabilità; in pratica un bonus sport che sarà erogato secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale. “Con questi contributi alle famiglie – conclude Speranzon – si raggiungerebbe un doppio scopo: aiutare anche l'universo delle associazioni, palestre e circoli sportivi, che in quest'ultimo anno hanno subito un tracollo medio del -30% di iscritti, cosa che in molti casi ha messo in gravissima difficoltà queste realtà, già alle prese con i problemi generati dalle mostruose bollette e i costi energetici impazziti”. 

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