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Ticket di accesso, la città si divide: «Non risolverà da solo il problema»

Il Pd: ««Si pensi a un modello di sviluppo diverso». Confesercenti: «Bene la sperimentazione, ma il contributo d'ingresso non deve essere l'unico strumento»

«L'amministrazione continua a perseverare sull'inutile misura del ticket di accesso che non risolverà alcun problema evidenziato anche dall'Unesco, quello dell overturism che per i veneziani non è una novità. Cinque euro per accedere a Venezia nelle date stabilite da questa amministrazione è un non voler trovare una soluzione ai flussi dei turisti, una foglia di fico per pulirsi la coscienza». Sono dure le parole di Monica Sambo e Tommaso Bortoluzzi (Partito Democratico), all'indomani dell'annuncio del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, delle giornate in cui sarà testato il contributo d'accesso nella città storica.

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«Si pensi a un modello di sviluppo diverso»

Una decisione, quella del ticket, che da tempo divide Venezia. «La città oggi ha bisogno di pensare ad un modello di sviluppo completamente diverso non basato sul mero turismo di massa o sull’economia mono-turistica - aggiungono dalla segreteria comunale del Partito Democratico -. La città deve essere in grado di concentrare energie e risorse sullo sviluppo del settore legato alla cultura, alle fonti di energia rinnovabili, alle tecnologie, alla nautica, ecc. Deve comunque essere individuata la soglia di carico giornaliera sulla base dei numeri sopra elencati ed è indispensabile regolamentare il flusso turistico, senza in ogni caso incidere sulle libertà personali dei residenti e delle attività economiche». Tra le azioni proposte dall'opposizione, l'individuazione di un numero di turisti giornalieri, una ztl sul ponte della Libertà e acquea, lo sviluppo di una carta dei servizi veneziana mirata a facilitare il governo dei i flussi e incentivare itinerari culturali alternativi, oltre a un sistema premiale con incentivi al visitatore pernottante.

Confesercenti: «Bene la sperimentazione, ma il ticket non l'unico strumento»

Per Confesercenti Metropolitana Venezia Rogivo, un sistema on line di prenotazione esteso a tutti i servizi della città, rimane la "strada maestra" per la regolamentazione dei flussi turistici. «Non abbiamo mai trovato scandalosa l’idea di far pagare al visitatore un contributo per il mantenimento della città e magari renderlo più consapevole  degli impatti del turismo sull’ambiente urbano - spiega Cristina Giussani, Presidente Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo -. Abbiamo, tuttavia, espresso le nostre perplessità sul ticket d'ingresso come unico e solo strumento di gestione e regolamentazione dei flussi turistici e qualche dubbio per la complessità dei controlli. Bene dunque che si parta con questa fase di sperimentazione che ci permetterà di verificare in pratica il funzionamento del sistema di prenotazione e l’effettiva efficacia del contributo d’accesso ai fini dell’obbiettivo finale, che deve essere la migliore gestione dei flussi e la riduzione del fenomeno dell’overtourism». Per Emiliano Biraku, vice presidente Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo, «l’avvio del sistema di regolamentazione degli accessi veicolerà il messaggio che Venezia è una città unica e speciale, e che, se la si rispetta, anche comprendendo la sua fragilità, sarà più bello e sicuro visitarla. Dobbiamo tuttavia considerare questa fase sperimentale come una fase di passaggio  verso uno strumento unico per la gestione del turismo».

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