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Martedì, 19 Marzo 2024
Attualità Favaro Veneto

Un piano per la casa dei figli: ok a 65 richieste nella terraferma veneziana

Variante numero 45 approvata dal Consiglio comunale

È stata approvata dal Consiglio comunale veneziano la variante n.45 al piano degli interventi, che dovrebbe agevolare le famiglie che vogliono realizzare piccoli edifici residenziali (spesso per incentivare la permanenza dei figli o il ritorno di chi se ne è andato nei comuni limitrofi). Fin dal 2017 erano arrivate all'amministrazione numerose proposte in tal senso, solo che queste proposte riguardavano aree agricole o con destinazione verde, in cui si può edificare solo a certi requisiti. Trattandosi di zone limitrofe a insediamenti residenziali esistenti si è cercato di assecondare queste istanze, favorendo l’edificabilità in alcune aree individuate attraverso uno specifico criterio di adiacenza agli ambiti di urbanizzazione consolidata (così come definiti dalla legge regionale 14/2017) e permettendo di edificare esclusivamente a chi in questi lotti avrebbe stabilito la residenza del proprio nucleo familiare.

«Dopo la pubblicazione nel gennaio 2019 dell’avviso pubblico - spiega l’amministrazione - sono pervenute 130 proposte omogeneamente distribuite su tutto il territorio comunale. Si è proceduto quindi a una mappatura informatizzata delle proposte. Per identificarne l’esatta localizzazione sono stati usati i dati catastali. Si è quindi proceduto alla verifica delle proposte in base ai requisiti individuati: dei richiedenti (residenti nel Comune di Venezia o proprietari di aree che intendono trasferire la propria residenza nel Comune di Venezia); delle aree (che dovevano essere nel territorio della terraferma e adiacenti ad ambiti di urbanizzazione consolidata (L.R.14/2017); dell’edificazione proposta (finalizzata alla realizzazione di edifici di modesta entità (massimo 800 mq). In base a questi requisiti 65 progetti sono stati considerati coerenti ed altrettanti non coerenti».

L’approvazione della variante al piano degli Interventi consentirà di modificare formalmente la zonizzazione delle aree corrispondenti alle 65 proposte coerenti con l’avviso pubblico, attribuendo loro una Z.T.O. denominata “Sottozona C1.5” e integrando le “zone residenziali di completamento e di espansione” già presenti.

L’edificabilità prevista dalla variante è soggetta ad alcune condizioni:

a) la richiesta di rilascio del permesso dovrà essere presentata entro sei mesi dalla data di approvazione definitiva della variante;

b) i soggetti dovranno mantenere nell’immobile realizzato la residenza propria o di un proprio familiare entro il secondo grado di parentela, per almeno 5 anni dalla data di agibilità dello stesso;

c) non potrà essere alienato il bene prima che siano decorsi 5 anni dalla data di agibilità dell’edificio;

d) eventuali opere di urbanizzazione connesse agli interventi autorizzati dovranno essere realizzate a totale cura e spese degli interessati, senza alcun onere per il Comune.

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