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Domenica, 28 Aprile 2024
Sport

Dal Veneto 27 milioni di euro per impianti sportivi e pratica motoria

Alla Fiera di Verona la presentazione del programma di "Veneto Regione europea dello sport 2024". Il territorio ospiterà oltre mille appuntamenti

L’assessore regionale allo sport, Cristiano Corazzari, annuncia l’assegnazione di più di 27 milioni di euro in favore della pratica e dell’impiantistica sportiva: di questi, circa 2,4 milioni saranno impiegati per promuovere l’attività fisica, favorendo una partecipazione sempre più accessibile, gli altri 24,6 per potenziare l’offerta degli impianti del territorio, creando nuovi spazi e migliorando quelli esistenti. Un impegno, sottolinea l’assessore, che si tradurrà in azioni concrete, come l’acquisto di attrezzatura, l’organizzazione di eventi, la promozione in ambito scolastico, il sostegno alle associazioni che svolgono attività a favore dei soggetti con disabilità. Quanto all’impiantistica, il piano prevede opere di miglioria, interventi a beneficio di strutture di eccellenza e impianti sportivi di vario genere.

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L'annuncio è arrivato in occasione del convegno "L’S-Factor del Veneto", che segue la nomina del Veneto come Regione europea dello sport 2024 da parte di Aces Europe, associazione no profit con sede a Bruxelles che opera in sinergia con la Commissione europea. L’evento di lancio si è tenuto sabato 16 marzo, nell’ambito di Sport Expo alla Fiera di Verona, ed è il primo appuntamento ufficiale della Regione, sostenuta da Aces Europe, Aces Italia, Msp Movimento sportivo popolare Italia, Coni Veneto, Cip Veneto, Sport e Salute Spa, Miur ufficio scolastico regionale e Anci Veneto.

Un 2024 all'insegna dello sport, dunque. «Il territorio ospiterà oltre mille appuntamenti - ha spiegato l'assessore Corazzari -. La pianificazione che ci accompagnerà per tutto l'anno conferma la grande attenzione che la Regione Veneto riserva allo sport, promuovendolo in tutte le sue forme, dai dilettanti ai professionisti, e rendendolo sempre più accessibile. Non mancherà un’offerta variegata, inclusiva di qualsiasi disciplina, che sono sicuro contribuirà ad onorare il prezioso riconoscimento attribuitoci da Aces Europe».

Il convegno è stato anche un’occasione per ribadire l’ottimo stato di salute del movimento sportivo regionale, che ora gode di un canale dedicato sul sito https://www.culturaveneto.it/it/eventi/sport nel quale gli organizzatori possono pubblicare la propria manifestazione e richiedere il logo ufficiale di “Veneto regione europea dello sport 2024”. La mattinata, alla presenza dei rappresentanti dei territori che negli anni hanno ricevuto il titolo di Città, Comune e Comunità europea dello sport, si è chiusa con la premiazione da parte di Aces Europe e Unpli Veneto degli studenti di Fondazione Engim Veneto Ets di Verona, autori del video “Sliding (Doors) Sport”, già vincitore del concorso “Realizza il video della carta etica” della Regione del Veneto. Ospiti d’onore: Moreno Pesce, atleta paralimpico originario di Noale, con la Polisportiva Terraglio; Emma Maria Mazzenga, velocista 90enne detentrice di cinque record mondiali indoor di categoria; e Silvano Chesani, atleta di salto in alto del gruppo Fiamme Oro.

Damiano Tommasi, sindaco di Verona, ha illustrato così il progetto: «L’obiettivo di noi istituzioni è di porre chiunque pratichi sport nelle condizioni di sentirsi a casa. Io ho fatto dello sport la mia vita professionale e la mia passione, che sto mettendo anche in quello che sto facendo adesso come rappresentante di questa città. Sono contento che questo convegno avvenga all’interno di Sport Expo, manifestazione nata 18 anni fa a Verona, che appassiona, che mette in gioco tutto quello che lo sport sa mettere in gioco, cioè i ragazzi e le ragazze, le famiglie, le società sportive, gli enti di promozione, le federazioni, le istituzioni e l’università di scienze motorie. Quest’anno abbiamo allargato la nostra prospettiva andando in città, attivando dei playground e dei tornei per i più grandi, con l’obiettivo di rendere più efficace l’azione che si svolge nei padiglioni della fiera».

Rosanna Conte, europarlamentare e delegata Aces Italia per il Triveneto, si dice «orgogliosa per essere stata la promotrice della candidatura del Veneto a Regione europea dello sport», oltre che «per tutti i risultati che stiamo ottenendo soprattutto per i nostri territori. È sotto gli occhi di tutti, del resto, il grande lavoro della Regione Veneto, con il percorso avviato grazie al Piano per lo sport 2022-2026 portato avanti dall’assessore Corazzari, e culminato nel grande risultato ottenuto lo scorso dicembre. Lo sport ha una grande peculiarità rispetto a tutti gli altri ambiti: riesce a unire dove altri dividono, e proprio per questo favorisce la crescita di realtà associative, con un'attenzione particolare al mondo giovanile e a quello della disabilità, incoraggiando il coinvolgimento e l’inclusione di tutte le fasce sociali».

Gian Francesco Lupattelli, presidente di Aces Europe, porta «i più sinceri complimenti alla Regione Veneto, che sta lavorando in maniera egregia e sinergica con tutto il territorio per promuovere i valori dello sport, salute e benessere. Sono convinto che la Regione, grazie al lavoro dell'assessore, sarà un'ottima Regione europea dello sport nel 2024 perché questo territorio vive di sport 365 giorni l'anno». Ne è convinto anche Dino Ponchio, presidente Coni Veneto: «Quello di Aces Europe è un titolo che il Veneto meritava da tempo. La nostra regione, infatti, vanta un'intensa attività sportiva, con 650mila tesserati, 165mila addetti ai lavori e 13mila società. A questo si aggiunge la qualità del lavoro svolto, sia a livello di base che di vertice, in particolare nell’avviamento alla pratica sportiva dei giovani: un impegno tecnicamente impeccabile, ma soprattutto corretto dal punto di vista didattico ed educativo, che forse non farà di tutti i nostri ragazzi dei campioni, ma di certo saprà renderli cittadini migliori un domani».

Ruggero Vilnai, presidente Cip Veneto, aggiunge: «Il movimento paralimpico veneto affonda le sue radici nel 1980, con la nascita delle prime associazioni, e da allora il suo sviluppo è stato significativo. Basti pensare che nel 2005 le società erano solamente 39 e gli atleti 900, mentre nel 2023 le società sono diventate 428 e gli atleti 2.500. Negli ultimi anni il nostro movimento ha saputo conseguire risultati eccezionali anche sul piano agonistico e sociale. In questo senso, i dati relativi alle ultime Paralimpiadi di Tokyo sono emblematici: su 69 medaglie vinte dall'Italia, ben 26 sono state conquistate da atleti veneti, quasi il 40 per cento del totale. Inoltre, 17 atleti veneti su 105 rientravano nella delegazione nazionale».

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