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Un padiglione della Biennale di Venezia si interroga sul futuro dell’alimentazione

Il Padiglione Spagna lancia un progetto aperto al pubblico con visite a laboratori, giardini e centri agricoli del nord Italia. Lo spunto? Una cena in un grande ristorante

L’architettura, prima ancora che immaginazione di spazi e contesti abitativi, è un esercizio del pensiero. È per questo che i progetti non possono evitare di prendere in considerazione contesti ben più ampi. Mentre il tema della 18ma edizione della Biennale di Architettura di Venezia — in corso tra i Giardini, l’Arsenale e Forte Marghera fino al 26 novembre 2023, a cura di Lesley Lokko — è quello del “Laboratorio del Futuro”, il Padiglione della Spagna ha voluto prendere in considerazione proprio le “architetture" dei sistemi alimentari. I curatori Eduardo Castillo-Vinuesa e Manuel Ocaña lo hanno intitolato Foodscapes, e hanno appena lanciato Open Research Platform, un programma pubblico di ricerca collaborativa sul tema.

Frame da uno dei video in mostra a Foodscapes

Il Padiglione Spagna alla Biennale di Architettura di Venezia

Inaugurata a maggio nel padiglione nazionale ai Giardini, la mostra spagnola vuole riflettere sul contesto agricolo e architettonico iberico — uno dei motori alimentari d’Europa — e su quello veneziano, allargando lo sguardo dalle cucine domestiche a questioni globali. Lo fa con un progetto audiovisivo articolato in cinque film, un archivio in forma di ricettario e un programma pubblico di dibattiti rivolto a pubblico e artisti. I soggetti sono i sistemi e le filiere agroalimentari, come risultato della combinazione tra agricoltura e cultura in senso lato.

Pavilion of Spain, FOODSCAPES, ©Pedro Pegenaute

Un’idea che è arrivata da un evento più che tangibile, come spiega il curatore Castillo-Vinuesa in un’intervista rilasciata ad Artribune: “Una delle esperienze gastronomiche più recenti e memorabili che ho avuto è stata durante il mio viaggio in Perù. Ho avuto l’opportunità di cenare al ristorante di Virgilio Martinez (il n.1 al mondo, secondo la classifica The World’s 50 best Restaurants, ndr), uno chef che ha come missione quella di connettere i commensali con gli ecosistemi e i paesaggi unici della sua terra attraverso la cucina. Utilizza ingredienti provenienti da varie altitudini e regioni del Paese per creare piatti che hanno anche la forza di raccontare la storia dei diversi ecosistemi e del patrimonio culturale. Il modo in cui collega ogni piatto al paesaggio mi ha fatto capire il potere del cibo come strumento per il pensiero sistemico. Mangiando, digeriamo i territori: credo sia un’espressione davvero bella e significativa. Il cibo non è solo qualcosa che consumiamo per il sostentamento. È una finestra sulla storia, sulla cultura e sull’ecologia di un luogo. Inoltre, è stimolante vedere che la passione dello chef per gli ingredienti locali e le tecniche di cottura tradizionali sta dando vita a un sistema alimentare più sostenibile e responsabile”. 

La piattaforma Foodscapes Open Research Platform

Oltre alle opere video in mostra, ha preso da poco il via la piattaforma Foodscapes Open Research, che ha trasformato il padiglione in un laboratorio aperto in cui indagare in modo collaborativo sul futuro di queste dinamiche. Nel corso di cinque mesi, un gruppo di ricercatori spagnoli sarà affiancato da esperti di background diversi, oltre a chiunque desideri unirsi allo sforzo condiviso. I partecipanti, infatti, sono chiamati a partecipare a conferenze, eventi, workshop, dibattiti ed escursioni a Venezia e in altri territori del nord Italia, visitando laboratori, giardini e istituzioni e impegnandosi in discussioni con vari professionisti.

La mostra Foodscapes al Padiglione della Spagna

Il termine del progetto darà vita a Future Foodscapes Compendium, una piattaforma digitale che ospiterà una raccolta di casi di studio, strumenti e proposte per un sistema alimentare più equo e resiliente. Tra i partner istituzionali ci sono alcune università spagnole e italiane, che ci metteranno del loro: le spagnole UCLM ed ETSAB organizzeranno rispettivamente un supper club e un programma di conversazioni sui progetti di consumo alimentare, mentre l’ETSAM-UPC organizzerà un simposio sperimentale in collaborazione con il New European Bauhaus.

Foodscapes

Giardini della Biennale — Venezia

Fino al 26 novembre 2023

Biglietti a partire da 16€

https://foodscapes.es/

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