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Lunedì, 29 Aprile 2024
Accoglienza / Musile di Piave

Musile, per i migranti la proposta di un piano di integrazione con lavori socialmente utili

Mercoledì il prefetto è andato in visita al centro di accoglienza allestito in una struttura privata. La sindaca Susanna: «Ben vengano processi di integrazione e collaborazione»

L'amministrazione di Musile di Piave è impegnata nella gestione dell'accoglienza di una trentina di richiedenti asilo, arrivati alcuni giorni fa e ospitati in una struttura privata situata sulla strada Triestina.

Nel pomeriggio del 3 maggio la sindaca Silvia Susanna si è recata nel centro per un sopralluogo assieme al prefetto Michele di Bari e ai rappresentanti delle forze dell'ordine: il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Conforti, il comandante dei carabinieri di San Donà, Giuseppe Cavaliero, e la comandante della polizia locale, Sabrina Spitaleri. L'idea proposta da Susanna è di una integrazione sociale dei migranti, almeno in via provvisoria, tramite lavori socialmente utili.

«Ringrazio il prefetto - commenta la sindaca - per la visita e per aver condiviso ed ascoltato le nostre preoccupazioni. La sua presenza ci ha sicuramente rassicurato». La maggior parte dei migranti presenti a Musile ha intenzione di ricongiungersi ai propri familiari in altri luoghi; nel frattempo, fa notare Susanna, «è opportuno promuovere appositi progetti di integrazione, anche e soprattutto per scongiurare situazioni difficili»: coinvolgendo associazioni, mediatori linguistici e assistenti sociali, nel breve periodo «si possono senz’altro organizzare attività di pulizia e manutenzione delle aree comunali, circostanza che impegnerebbe il tempo dei migranti e darebbe un segnale importante sul fronte della reciproca collaborazione con la cittadinanza. Credo - aggiunge - che sia un ottimo punto di partenza, caldeggiato dallo stesso prefetto e condiviso con i responsabili della cooperativa, che a breve presenteranno appositi progetti sul tema».

Sul fronte della sicurezza, la situazione sarà «attentamente monitorata» dalle forze dell'ordine. «Non abbiamo intenzione di sottrarci alla responsabilità e all'impegno dell'accoglienza - spiega ancora la sindaca - ma è necessario che ciò avvenga senza disagio o malumori per gli abitanti. Ben vengano quindi processi di integrazione e collaborazione con la prefettura e la disponibilità ad intervento immediato da parte delle forze dell’ordine, oltre che la consapevolezza e l’impegno da parte della cooperativa che gestisce questi centri di accoglienza per fare in modo che le persone ospitate ricevano le giuste istruzioni per una convivenza ben percepita dalla comunità».

Infine, la sindaca invita i privati «a interfacciarsi con me e con l’amministrazione prima di mettere a disposizione delle strutture per l’accoglienza», sostenendo che «Musile è una città formata di persone generose e disponibili», ma che «ci sono dei limiti oltre i quali non è possibile andare».

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