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Cronaca Tessera

Aumenta il traffico aereo tra Venezia e il Nord America: 800mila passeggeri in 9 mesi

Il Polo aeroportuale del Nord Est fa il punto sui dati parziali del 2023 e presenta la stagione invernale, con alcune anticipazioni sull'estate 2024

I primi nove mesi del 2023 segnano un’ulteriore conferma della vocazione intercontinentale dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, con una crescita del +2% dei flussi sul Nord America rispetto allo stesso periodo del 2019: in totale più di 800mila passeggeri, che hanno viaggiato tramite i voli diretti su New York JFK e Atlanta di Delta Air Lines, New York-Newark di United Airlines, Philadelphia di American Airlines, Toronto e Montreal, entrambe servite sia da Air Canada che da Air Transat, tutti con riempimenti superiori al 90%.

Il dato è stato comunicato oggi in occasione di un workshop che riunisce a Stra operatori del turismo e compagnie aeree. Il Polo aeroportuale del Nord Est ha fatto il punto sull’andamento del traffico 2023 e sulle prospettive per l'inverno 2023-2024, oltre ad anticipare alcune novità per la prossima estate: tra queste, il ritorno del volo giornaliero stagionale su Chicago di American Airlines e la ripartenza anticipata a fine marzo su Atlanta di Delta Air Lines, con incremento a 10 frequenze settimanali da fine maggio. Anche il volo per New York JFK verrà riconfermato, con partenza dall'11 marzo. Per quanto riguarda il Canada, sia Air Transat che Air Canada hanno già programmato una frequenza settimanale aggiuntiva su Venezia rispetto all’estate 2023.

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L’area del medio oriente e subcontinente indiano segna una crescita del 10% rispetto ai primi 9 mesi del 2019, grazie all’ottima performance del volo Venezia-Dubai, ritornato a frequenza giornaliera, e alle nuove operatività verso l’Arabia Saudita con i collegamenti per Jeddah e Riyadh che, assieme ai voli verso Amman e Yerevan, hanno ampliato il network di Venezia di medio raggio. In ambito europeo, infine, il ritorno di Air Europa con una doppia frequenza giornaliera sull’hub di Madrid dal 21 giugno 2024, permetterà di ampliare e rafforzare i collegamenti in prosecuzione verso il Sud America.

Guardando al sistema aeroportuale nel Nord Est, che include gli scali di Treviso e Verona, emerge che da gennaio a settembre 2023  sono transitati 13,9 milioni di passeggeri, pari al 96% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 22% rispetto al 2022. Le proiezioni a fine 2023 indicano la prosecuzione dello stesso trend di recupero, con la prospettiva di chiudere con un totale di circa 17,8 milioni di passeggeri. Nella stagione invernale nei tre aeroporti si attende una domanda molto elevata di voli nazionali e internazionali, con una crescita complessiva del 5,8% di posti offerti rispetto all’inverno 2022-2023 e in linea con i livelli pre-pandemia.

«I numeri confermano che la capacità di fare sistema tra i 3 aeroporti è stata determinante nel rilancio post-pandemia - commenta Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto -. Se il Veneto è la prima regione turistica d'Italia lo si deve anche alla presenza di un polo aeroportuale che soddisfa sia il mercato domestico, sia quello internazionale e intercontinentale». Aggiunge Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation del Gruppo Save: «Negli anni abbiamo costruito una rete di voli che serve tutti i segmenti di traffico, incoming e outgoing, turistico e business. Siamo certi che gli incontri di oggi daranno ulteriore impulso non solo alla stagione che sta per iniziare, ma anche alla prossima stagione estiva, già ricca di importanti novità».

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