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Lo scontro / Tessera

Marchi critica ancora la tassa di imbarco. Il Comune: «L'aeroporto cresce»

Scontro tra Save e l'amministrazione. La società parla di «conseguenze nefaste», soprattutto per il calo di investimenti di Ryanair. L'assessore Zuin riporta i dati: «L'addizionale non ha influito nella ripresa del traffico»

Enrico Marchi, presidente del gruppo Save, scrive al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro per segnalare le conseguenze dell'annuncio della nuova tassa di 2,5 euro decisa dal Comune sui passeggeri in partenza dall'aeroporto Marco Polo. «Dopo la decisione - riepiloga Marchi nella lettera - Ryanair, il più grande vettore sul territorio italiano, ha diminuito nel solo primo trimestre del 2024 del 20% il numero di posti in vendita da VCE. Il risultato sarà una perdita di oltre 130mila passeggeri nei primi tre mesi dell'anno rispetto al 2023». Intanto, fa presente, a Bologna e Trieste lo stesso vettore cresce rispettivamente del 5% e dell'11%.

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Anche Wizzair, scrive Marchi, «sceglie di non crescere a Venezia nel primo trimestre del 2024». A Trieste si registra anche «l'abolizione dei 6,50 euro di addizionale comunale: a parità di tariffe ci sono dunque 9 euro di differenza con Venezia». Per Marchi, «stiamo vivendo ciò che avevamo temuto: nel primo semestre del 2024 Venezia crescerà solo del 5%, perdendo diverse opportunità» e portando a «una perdita di Pil di 12,5 milioni di euro, un grave danno per l'intera regione».

A rispondere in nome dell'amministrazione veneziana è l'assessore al bilancio, Michele Zuin: «Per l’aeroporto veneziano il 2023 si è chiuso con 11.326.212 passeggeri, +21,4% rispetto all’anno precedente, dato confermato anche a gennaio 2024, con un andamento positivo del +3% rispetto al corrispondente mese del 2019 e del +1,6% rispetto a gennaio 2023, in gran parte per i voli internazionali. Un segno della vitalità e della capacità attrattiva del nostro aeroporto. Dati che confermano che l’introduzione della addizionale di 2,5 euro non ha influito in alcun modo nella ripresa del traffico post-pandemia». Peraltro le somme derivate dalla tassa, ricorda Zuin, «da aprile 2023 sono riscosse dagli operatori, ma non ancora riversate nelle casse del Comune».

L’istituzione dell'addizionale, aggiunge l'assessore, «è conseguente ad una legge del parlamento e di un accordo sottoscritto con la presidenza del consiglio dei ministri. La finalità è la salvaguardia di Venezia, che dall’anno prossimo vedrà azzerarsi i finanziamenti di Legge speciale da parte dello Stato».

A maggio 2023 il Tar aveva prima respinto la richiesta di sospensiva da parte di Save e poi, a giugno, emesso sentenza di merito contro il ricorso. Il 23 giugno 2023 il Consiglio di Stato ha emesso l’ordinanza che riteneva improcedibile la cautelare, ed ora, dopo l’udienza del 30 novembre 2023, si attende la sentenza di merito.

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