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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Fossò

Alcol e violenza, "bande" di giovani in azione sugli argini del Brenta

A Sandon di Fossò scene di ragazzi ubriachi e molesti, impegnati in scorribande con le moto. La situazione è stata denunciata dall'associazione Brenta Sicuro

Un raduno di giovanissimi, probabilmente ubriachi, che hanno fatto danni e dato luogo a scene di violenza: è successo nella giornata del 25 aprile  sugli argini del Brenta, nella zona di Sandon di Fossò. A denunciare le vicende è l'associazione Brenta Sicuro, che descrive così la situazione: «Danni alle arginature, abbandoni di rifiuti con vari cumuli e molti di più sparsi. Moltissimi i resti di lattine e bottiglie di alcoolici ed anche superalcolici, a dimostrazione dello stato mentale di molti incivili che hanno dato prova di sé in discussioni e scazzottamenti». E poi il carosello di moto, che il Comune di Fossò aveva vietato con una specifica ordinanza varata assieme a quelli di Campolongo e Vigonovo.

I video che circolano online mostrano una situazione caotica, con ragazzi che si picchiano anche a ridosso delle auto dei carabinieri, oppure intenti a prendere a calci le rispettive macchine.  «Anche quest'anno - commenta l'associazione - lo spettacolo è stato oltremodo penoso e pericoloso». Un contesto noto, che già in passato era stato luogo di problemi di ordine pubblico con l'arrivo di centinaia di giovani, feste a base di alcol, gare con i motorini e comportamenti incivili. Proprio per cercare di contrastare questi fenomeni, le amministrazioni dei tre comuni contigui avevano emanato un'ordinanza di divieto di transito e sosta sugli argini, valida per i giorni di Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio: un provvedimento «allo scopo di garantire la fruibilità della sommità arginale del fiume Brenta in condizioni di sicurezza per pedoni e ciclisti, e scongiurare incidenti stradali che negli anni scorsi hanno prodotto conseguenze anche gravi».

L'ordinanza, però, non è bastata. «Oltre ai rifiuti - continua l'associazione - permangono i perimetri, contrassegnati da nastro colorato, (che, ovviamente nessuno ha tolto) che servivano a "prenotare" le aree arginali e sono segnati con pericolosi picchetti in ferro. Senza considerare i molti punti arati dal passaggio di moto». Sul posto, già nel corso della giornata, erano arrivati i carabinieri, che stanno svolgendo le indagini per accertare colpevoli e responsabilità. Ora si teme che problema possa ripresentarsi nel giorno del 1° maggio, tanto che il sindaco Alberto Baratto ha scritto al prefetto chiedendo rinforzi. «Probabilmente - conclude l'associazione - l'unico modo, del tutto estremo, in questi giorni di ordinaria e delirante follia, è di interdire totalmente il transito di argini e strade laterali a mezzi motorizzato di ogni tipo».

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